Troppi 5 giorni per gli espositori: a Monfalcone Festa del vino in un weekend
MONFALCONE Back to the past, ritorno al passato. Con una sforbiciata di due giorni sulla programmazione canonica – o almeno quella che nell’ultimo ventennio l’ha connotata – la tradizionale Festa del vino si fa formato mignon, da cinque a sole tre date, ma conquista piazza della Repubblica con le sue cucine e un maxi palco.
La popolare kermesse che in questi anni ha conosciuto infinite declinazioni - dal salottino degli aperitivi all’abbinata con la sfida remiera lungo il canale Valentinis, nel 1998 sabotata dal maltempo, passando per showcooking, un’esposizione nella corte interna della galleria d’arte e pure la versione “ristretta e blindata” ai piedi del campanile in epoca Covid - si terrà stavolta da venerdì 14 a domenica 16 giugno, nel primo weekend post-elettorale. E secondo la Pro Loco, organizzatrice della manifestazione, la tre giorni costerà 66.500 euro, attinti per una quota pari a 35.000 dalle casse municipali.
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Il salotto buono
L’edizione numero 67 non dovrà convivere più con i cantieri del centro storico: il salotto buono è stato rifoderato e anche le zone attigue appaiono praticabili, tant’è che i chioschi – tutti local, perché a quanto pare da fuori regione e dalla Slovenia non arriva più nessuno – si potranno disseminare tra piazzetta Unità e via della Basilica, su un circuito sedimentato, ma monco di via Sant’Ambrogio, la prima zona pedonale di Monfalcone, epicentro delle attività etniche.
Calici pronti a tintinnare, quindi. Sta per servirsi la Festa del vino e del pesce: una dozzina i chioschi al momento confermati, immancabile la tombola, come l’animazione per i bambini che si disporrà a ridosso della nuova fontana rettangolare, sul lato Sud della piazza, e già in cartellone i concerti.
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La decisione
A spiegare come mai la popolare kermesse, che negli anni d’oro macinava qualcosa come ventimila presenze, si sia quest’anno accorciata è il presidente di via Mazzini, Giorgio Iuretta: «La decisione è arrivata perché tutti gli espositori, o almeno la preponderante maggioranza, con l’eccezione di solo un paio di aziende, hanno espresso notevoli difficoltà nel reclutamento del personale, fondamentale per allestire le serate». Hanno cioè considerato troppo onerosa una presenza su cinque date, in termini di salario destinato a chi effettua la mescita dietro il bancone. «Una volta, anni addietro, era più semplice – spiega Iuretta – e si potevano assumere anche gli studenti attraverso i voucher. Non sono un esperto, mi dicono tuttavia che le cose sono molto cambiate e che per gli espositori sarebbe troppo oneroso un evento su cinque giornate. E particolarmente per chi viene da fuori e deve pagarsi l’albergo».
La novità 2024
Un elemento di novità, nell’edizione 2024, sarà la possibilità di disporre di piazza della Repubblica, finalmente libera dai recinti del cantiere. L’ampio spazio sarà sfruttato per la predisposizione di un «grande palco» e, sul versante opposto, lato Sud, l’allestimento delle cucine con annesso perimetro di ristorazione: panche e tavoli. «Il menù sarà prevalentemente a base di pesce – sempre il presidente della Pro Loco – ma proporremo un’area dedicata alla carne e ai panini caldi, per chi non gradisce la pietanza ittica». Sempre in piazza troveranno ospitalità il chiosco di gelati artigianale, con un gusto anche «di-vino», rileva ancora Iuretta, per declinare perfino il dolce sul tema della kermesse, e l’unico punto di somministrazione della birra, in mano alla Pro Loco.
Test alcolemico
Sempre allo stand di via Mazzini chi lo vorrà potrà sottoporsi al test alcolemico, per non mettere a rischio la patente nel rientro a casa dopo la serata magari spesa a gozzovigliare. Va da sé che la festa non somministra superalcolici né serve vino a minorenni in ossequio alle norme vigenti.
«Gli altri chioschi – prosegue Iuretta – saranno disposti invece nel parco vicino a piazzetta Unità e in via della Basilica. È esclusa via Sant’Ambrogio dal percorso enogastronomico». Non viene ancora comunicata la provenienza degli espositori, per ora una dozzina (in passato s’è avuta pure una ventina di stand) quelli confermati, ma pare che siano «tutti regionali e delle nostre zone, nessuno dalla Slovenia».
L’evento clou
Uno degli eventi clou sarà la tombola e si annuncia già la terza edizione del Carnevale in notturna, nella serata di sabato 15, con la sfilata di cinque carri a partire dalle 21. Il tragitto, sempre quello: da via Rosselli fino all’incrocio della via Duca d’Aosta con via Roma.
L’evento è in co-organizzazione con il Comune e questo è il commento della sindaca Anna Cisint: «La Festa del vino e del pesce rappresenta Monfalcone, abbracciata tra Carso e mare, con i suoi prodotti, e offre ai tanti esercizi commerciali l’occasione di ampliare la clientela. Una tradizione, capace di attrarre moltissimi visitatori da tutta la regione».—
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