Gris, alienazioni al via: a Mogliano la piscina va all’asta a metà valore
Via libera dalla Regione al primo atto del piano di liquidazione del patrimonio dell’istituto Gris: il centro idroterapico di via Torni 51, che comprende piscina e palestra, sarà venduto al prezzo base di 1,4 milioni di euro.
Il ricavato servirà a ripianare parte del maxi debito di quasi 30 milioni di euro che ha portato, nell’ormai lontano 2008, al commissariamento dell’ente. Da Palazzo Balbi è arrivato l’ok alla richiesta dell’attuale commissario, Enrico Specchio, di procedere con l’alienazione della piscina. Il momento fatidico della messa sul mercato del patrimonio immobiliare del Gris sta dunque per entrare nel vivo. Dopo l’ultimo passaggio formale, ovvero l’omologa effettiva da parte del tribunale di Treviso al piano di esdebitazione, attesa nelle prossime settimane, il centro idroterapico verrà venduto, tramite asta, al miglior offerente. Ed è solo l’inizio. I
l Gris infatti, si compone di un vasto patrimonio immobiliare. Nella sua fase di massima espansione l’Ipab moglianese è arrivato a ospitare 650 pazienti e dare lavoro ad altrettanti dipendenti.
L’inevitabile dismissione, dovuta alla pesante crisi debitoria, ha portato a una riorganizzazione: con l’affidamento dei casi psichiatrici all’Ulss 2 e lo sviluppo, come “good company”, dell’attività di casa di riposo per anziani, da 165 posti. Il piano di esdebitazione formulato nel 2015 e sdoganato dai giudici del “palazzaccio” solo nell’ottobre scorso (dopo alcuni ricorsi di parte dei creditori) è ora in attesa dell’ultimo sigillo da parte dei giudici di Treviso: prevede la salvaguardia dei beni funzionali alla prosecuzione dell’attività istituzionale e la vendita di una altrettanto cospicua serie di cespiti.
Tra i primi, quelli invendibili, c’è l’ex Mocenigo (che beneficia di un contributo regionale di tre milioni di euro per la realizzazione del nuovo polo disabilità) e tra i secondi si trovano oltre all’ex centro idroterapico ache il centro cottura, l’ex asilo Favier, i terreni sul lato ovest di via Tommasini (tre ettari destinati alla Siram, uno dei principali creditori) ma anche, almeno sulla carta, Villa Torni con le annesse barchesse e scuderie. La vendita di quest’ultimi immobili nel frattempo è di fatto “congelata” (con l’autorizzazione dei giudici): l’Ulss 2, con contratto di locazione, li sta infatti utilizzando come sede provvisoria del distretto sociosanitario.
La villa è poi sede legale dell'ente: ha cinque anni di tempo per essere trasferita. Tornando alla piscina, l’immobile (in gestione alla ssd Top Sport di Alberto Causin, fino a settembre 2026) era stato inizialmente valutato in 2,4 milioni di euro, la perizia aggiornata certifica una svalutazione portando la stima a un milione di euro, motivo per cui è stato necessario accedere al fondo rischi previsto dall’accordo di ristrutturazione del debito.