Soldati in trincea e paesi bombardati: la vita al fronte negli scatti ritrovati

GORIZIA Diverse fotografie sono ormai quasi completamente sbiadite, ma molte immagini sono ancora ben conservate e permettono di riconoscere i luoghi dove sono state scattate più di un secolo fa. È un vero e proprio tesoro della memoria, un salto indietro nel tempo, l’album consegnato nelle mani del sindaco Rodolfo Ziberna dai discendenti di Benedetto Mastrodonato, un militare originario di Perugia che durante la Prima guerra mondiale ha immortalato la vita al fronte.

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Di lui, al momento, si ignorano sia il grado, sia l’incarico, ma dalle immagini arrivate ai giorni nostri è facile supporre che non fosse un semplice soldato di prima linea. Insieme alle vedute dei luoghi distrutti dai bombardamenti, ai soldati in trincea o a riposo, l’album-reportage “Ricordi di Guerra 1915-1918” raccoglie, tra le altre, anche fotografie dove compaiono il re Vittorio Emanuele III e il generale Cadorna e immortala anche una non meglio specificata “Missione russa al fronte”.

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Non molti potevano permettersi di avvicinarsi così tanto al re, gli alti ufficiali e ai diplomatici per scattare loro una fotografia. Benedetto Mastrodonato, invece, poteva. E quelle fotografie, non solo le ha conservate con cura, le ha anche raccolte in un album accompagnandole con delle accurate didascalie che descrivono luoghi, protagonisti o situazioni. Questo patrimonio è ora a disposizione della Capitale europea della Cultura 2025.

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Dopo la guerra, Mastrodonato è divenuto capostazione e padre di Ida ed Eugenia. Sono state proprio le amate figlie a conservare per anni l’album paterno. A consegnarlo nelle mani del sindaco di Gorizia dopo aver scoperto lo spirito di cooperazione che anima Go!2025 è stata, invece, la nipote di Mastrodonato.

«Purtroppo - ha raccontato Maria Paola Delrio nel corso dell’incontro in municipio al quale ha partecipato anche l’assessore alla Cultura Fabrizio Oreti - non ho avuto la fortuna di conoscere personalmente mio nonno, morto nel 1947, ma dai racconti di mia madre e di mia zia so che era un uomo di cultura, amante della musica lirica, e di elevate qualità morali.

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Nei suoi tre anni di guerra come combattente ha saputo immortalare su carta fotografica la vita al fronte. Il nonno aveva scritto sotto ogni foto una breve didascalia esplicativa. Ho ritenuto importante che l’album fosse donato alla Città di Gorizia. Per questo insieme a mio marito e a mia figlia Benedetta ho deciso di intraprendere il nostro viaggio del ricordo proprio per omaggiare mio nonno e per sentirci parte di una memoria storica, o meglio della intrahistoria.

La vita di nonno Benedetto, insieme a tanti giovani soldati, si è inserita infatti all’interno di un grande e doloroso avvenimento storico: donare questo album rappresenta per la mia famiglia un modo per farlo rivivere tra noi».

L’album non raccoglie solo immagini di Gorizia e del territorio circostante, le fotografie sono state scattate anche a Lubiana e Trieste e tra le pagine sono conservate pure alcune cartoline. «In un’era dove non si scattavano fotografie a raffica come si fa oggi, lui ha deciso di realizzare e conservare queste immagini: significa che erano importanti e noi abbiamo quindi il dovere di valorizzarle e di ringraziare lui e la sua famiglia per averle conservate fino ai giorni nostri e di avercele donate», ha detto Ziberna.

«L’album è curato nei minimi dettagli e parla di Gorizia, del suo territorio e della sua trasformazione. Per gli appassionati di storia sarà uno strumento molto utile. Per questo dovremo digitalizzarlo e metterlo a disposizione del maggior numero possibile di persone», ha aggiunto l’assessore Oreti.

Il primo passo però sarà quello di contattare Onorcaduti per ricostruire la storia militare di Benedetto Mastrodonato attraverso il suo foglio matricolare. Compito questo che è stato affidato alla pronipote Bendetta Orsini Federici.