Venezia, borseggiatrici scoperte e bloccate da un turista

Vigile fai-da-te per un giorno. Brutta disavventura per un turista francese che mercoledì mattina, in rio Marin, è stato derubato del portafoglio mentre si trovava in passeggiata in compagnia di alcuni conoscenti. E fin qui, niente di nuovo: gli episodi ai danni dei turisti e nei luoghi più affollati della città, ormai, non si contano più.

Solo che l’uomo, arrivato da Tolone con la famiglia per un tranquillo weekend lagunare, non c’è stato. E così, non appena si è accorto di aver subìto il furto, è uscito dal negozio nel quale si trovava e si è affacciato in calle. Ed è qui che, proprio a pochi metri da dove si trovava, ha notato due ragazze, evidentemente di origini straniere, che stavano derubando altri due turisti, stavolta di origini canadesi.

L’uomo è scattato come una molla. E nel giro di una frazione di secondo, ha raggiunto le due presunte borseggiatrici e le ha immobilizzate, afferrandole per le mani. Sono seguite urla, offese, minacce da parte delle due ragazze: «Siamo incinte chiamiamo la Polizia, lei sta usando violenza, ci sta sequestrando».

In effetti, il turista francese a sua volta stava aspettando l’intervento delle forze dell’ordine per assicurare alla giustizia le due presunte ladre. Così è avvenuto. Alcuni passanti, infatti, hanno chiamato la centrale della polizia locale. Nel giro di pochi minuti, due agenti si sono palesati e hanno preso le generalità delle due ragazze che sono successivamente state denunciate a piede libero. Scomparso, com’era ovvio, il portafoglio del turista francese che è quindi rimasto a mani vuote. La denuncia, invece, è avvenuta per il secondo tentativo di furto, al quale hanno assistito in diretta in più di un testimone.

Le fragilità del sistema di prevenzione e repressione del fenomeno, però, è stato messo in luce dai continui casi registrati negli ultimi mesi che, alla luce di quanto dispone la legge Cartabia, non vengono seguiti dalle denunce delle vittime. Si tratta perlopiù di turisti stranieri, i quali per dare seguito alla denuncia, e arrivare quindi alla condanna dei responsabili, dovrebbero essere presenti a tutte le udienze presso il tribunale.

Diretta conseguenza di questo cortocircuito, il fenomeno non accenna a fermarsi. Nella sola giornata di ieri, come denunciano il Gruppo dei Cittadino non distratti, gli episodi registrati sarebbero oltre una cinquantina.