Sedicenne pestato da quattro coetanei sul bus
Un minore viene aggredito da un gruppo di coetanei e finisce in ospedale a causa delle ferite riportate con trenta giorni di prognosi.
Il fatto è successo lo scorso martedì in un autobus di linea dell’Actv che stava portando il ragazzo a casa dalla scuola che frequenta, nella riviera del Brenta.
A raccontare cosa è successo è il papà del giovane. «Tutto è nato» racconta il papà del minore «circa una decina di giorni fa quando mio figlio che era insieme ad un suo amico è stato avvicinato da un gruppo di ragazzi di origine straniera mentre si trovava in centro di un paese. Uno di questi ha sottratto il capellino all’amico di mio figlio. I ragazzi si sono poi allontanati in fretta». Prosegue il racconto: « Una settimana dopo l’amico di mio figlio ha notato in testa ad uno dei ragazzi il capellino e avvicinandosi a uno di loro lo ha ripreso e lo ha dato all’amico a cui era stato rubato, evitando in quel momento di essere coinvolto in una rissa».
I ragazzi di origine straniera, però, coetanei del sedicenne della Riviera, hanno promesso che l’avrebbe pagata. E così è stato.
Martedì scorso è scattato l’agguato all’interno di un pulman dell’Actv . Il sedicenne era salito da poco all’interno del bus quando sono montati anche i quattro ragazzi che lo hanno subito circondato. «Mio figlio ha provato a difendersi ma uno dei quattro lo ha gettato a terra mentre altri lo hanno preso a calci sul volto e sulla pancia. Mio figlio ha perso temporaneamente conoscenza a causa dei colpi ricevuti. I ragazzi, poi, sono scappati fuori dal bus».
Il conducente dell’autobus ha subito chiamato i soccorsi. Sul posto sono arrivate le forze dell’ordine e soprattutto un’ambulanza dall’ospedale.
Portato all’ospedale al ragazzo sono state riscontate ferite alla testa e forti traumi guaribili con 30 giorni di prognosi. «La scena dell’aggressione» chiude il papà del giovane «è stata vista da diverse persone all’interno dell’autobus. Sarà fatta una denuncia per aggressione per quello che è successo. Non è possibile che un ragazzo che si comporta bene e cerca di difendere un amico da un’angheria possa essere aggredito in questo modo. I ragazzi che hanno compiuto l’aggressione sono facilmente individuabili e devono rispondere di ciò che hanno fatto. Vivono in paesi non distanti dal nostro».