Appalto irregolare alla Tolazzi di Moggio Udinese, due imprenditori e un tecnico del comune andranno a processo
MOGGIO UDINESE. Per gli inquirenti l’appalto che ha consentito, tra il 2018 e il 2020, di rimettere a posto la casa di riposo Ettore Tolazzi era viziato da un’irregolarità: la Rico Costruzioni, che si è aggiudicata la gara bandita dall’Uti del Canal del Ferro e dalla Val Canale, aveva stipulato un contratto di avvalimento con il consorzio Ebg Group, in possesso delle certificazioni per alcune specifiche lavorazioni previste dal capitolato. Secondo l’accusa però il consorzio non aveva né mezzi né personale per effettuare i lavori, che sono stati dunque portati a termine dagli addetti della Rico. E senza quell’accordo con l’azienda ausiliaria, la società campana non avrebbe avuto i requisiti per partecipare al bando di gara.
Il giudice per le udienze preliminari Matteo Carlisi ha rinviato a giudizio con l’accusa di turbativa d’asta Gaetano Riccardelli, trentottenne casertano titolare della Rico (difeso dall’avvocato Vincenzo Domenico Ferraro) e Nicola Messina, cinquantasettenne di Padova, amministratore unico del consorzio stabile Ebg Group, (assistito dall’avvocato Piergiorgio Oss).
Davanti al tribunale in composizione collegiale si presenterà il prossimo 9 luglio anche Luigino Zearo, sessantaquattrenne di Moggio Udinese, difeso dall’avvocato Luca Francescon. Oggi in pensione, Zearo (che è candidato alle prossime comunali nella lista “Insieme per Moggio”, che sostiene la candidatura a sindaco di Martina Gallizia) da dipendente dell’ufficio tecnico del Comune moggese ha seguito come responsabile unico del procedimento i lavori alla Tolazzi: è accusato di abuso d’ufficio per non aver accertato in corso d’opera che le prestazioni previste dal contratto fossero state svolte dalle risorse umane e strumentali dell’impresa ausiliaria, ovvero la Ebg. Una situazione che secondo il pm titolare del fascicolo, il sostituto procuratore Giorgio Milillo, avrebbe dovuto portare alla revoca dell’aggiudicazione e alla risoluzione del contratto.
«Risolvere quel contratto significava mettere in difficoltà gli anziani, le famiglie e l’intera comunità di Moggio Udinese – indica l’avvocato Francescon –. I lavori di efficientamento energetico previsti dalla gara d’appalto, bandita peraltro dall’Uti e non dal Comune, hanno costretto gli uffici municipali a fare i salti mortali per evitare la chiusura della struttura durante l’attività di cantiere. L’articolo 1 del Codice degli appalti, peraltro, prevede il principio del risultato, proprio al fine tutelare l’esito finale dei lavori. Che nel caso della Tolazzi si sono svolti senza intoppi, nei tempi previsti».
Per il legale «Zearo ha alle spalle quarant’anni di attività cristallina, senza nessuna macchia. E i lavori alla casa di riposo sono stati uno dei fiori all’occhiello della sua attività».