Ivrea, il BarCamp ormai è tradizione: gentilezza come esperienza
IVREA. La prima iniziativa è stata un esperimento. Visto il successo, è diventato un appuntamento fisso. E allora, venerdì 24 maggio, dalle 14 alle 22, nella sede della scuola alberghiera del Ciac, in via Arborio, riecco il BarCamp, terza edizione dell’evento esperienziale sulla Gentilezza.
Cristina Ghiringhello, direttrice generale Ciac, è colei che ha ideato e voluto l’iniziativa. «Eh sì - dice siamo alla terza edizione e, volutamente, sarà mantenuto il format dello scorso anno: 8 ore, dalle 14 alle 22, senza interruzioni tra workshop, networking, risate, cibo locale cucinato dai ragazzi della scuola alberghiera, musica…».
Anche quest’anno, il BarCamp sarà a numero chiuso. È un evento per 150 persone che arrivano da varie regioni d’Italia (per iscriversi, c’è un sito dedicato). «Da Piemonte e Lombardia arriva la maggior parte delle persone, ovviamente - osserva Ghiringhello - ma anche Veneto, Trentino, Emilia Romagna, Toscana, Puglia. La bellezza di questo evento è proprio l’attesa che crea di anno in anno. Il 24 sera avremo già la data 2025 perché le persone se lo aspettano, si danno appuntamento all’anno successivo e portano altri amici, colleghi, conoscenti».
La formazione è gratuita, viene chiesto un piccolo contributo solo per le spese vive della cena e degli spuntini durante le pause. Il BarCamp ha generato una catena virtuosa, di voglia di mettere a disposizione la propria conoscenza: «Non siamo noi che scegliamo i formatori: sono persone che, grazie al passaparola, si mettono a disposizione gratuitamente e gestiscono un’ora circa di workshop per avvicinare i partecipanti alla loro metodologia, al tema, alla creatività. Quest’anno ci sono speaker che parlano di sostenibilità, gli altri anni non c’erano, quindi è come se il BarCamp, di sua iniziativa, seguisse i temi più caldi del momento», sottolinea ancora Cristina Ghiringello.
Da direttrice di un ente di formazione, Ghiringhello sa che le nozioni per il mondo del lavoro sono importanti, ma l’avere strumenti per star bene con se stessi e con gli altri è altrettanto importante: «Per Ciac, per gli studenti, per Ivrea - dice - credo sia una bellissima opportunità di farsi conoscere anche fuori territorio. Opportunità di generare relazioni positive, di mostrare a tutti che una scuola professionale non è il luogo a cui si rivolgono ragazzi e ragazze che devono adempiere all’obbligo di istruzione, ma una scuola aperta, attenta alle esigenze dei singoli, con laboratori all’avanguardia, imprese che la frequentano giornalmente, docenti con esperienza e entusiasmo. I relativi piccoli numeri (ogni nostra sede ha tra i 250 e i 300 studenti in obbligo di istruzione) ci permettono di conoscere per nome ciascuno di loro. I nostri orientatori e tutor li accompagnano verso la migliore scelta per loro. I docenti arrivano in molti casi da esperienze aziendali e li preparano al meglio. Il BarCamp si rivolge soprattutto agli adulti, e la scuola si apre al resto del mondo e cerca di dare il meglio di sé». —
R.C.