Oro per Sicurani e Achenza agli italiani di paratriathlon
PAVIA. Due titoli italiani e un terzo posto per i triatleti pavesi impegnati nei campionati italiani di paratriathlon, disputati alla Marina di Loano.
Primo gradino del podio e tricolore o per Silvio Sicurani (Pavia Nuoto) nella categoria PTS3 e per l’azzurro Giuseppe Achenza (Team Equa Santa Cristina) nella categoria PTWC H1. Alessandro Carvani Minetti (Raschiani Triathlon Pavese) ha invece conquistato la medaglia di bronzo nella categoria PTS2 in una competizione che si è disputata su un tracciato che prevedeva 750 metri di nuoto iniziali nel mare, 19,5 km di ciclismo su un circuito di cinque giri cittadini e tre giri finali di corsa per un totale di cinque chilometri sullo spettacolare lungomare della cittadina ligure.
«Per me è una grande soddisfazione – spiega Silvio Sicurani, cresciuto nel nuoto nella società dell’azzurra Monica Boggioni – si è trattato di un evento bellissimo ed organizzato molto bene. Questa è stata la prima gara del mio secondo anno di attività e sono molto contento per la vittoria ed anche per il tempo che ho ottenuto, in quanto sono riuscito a realizzare il mio nuovo record personale. So di avere ancora del margine di miglioramento e sto lavorando duramente per ottenerlo».
Se Giovanni Achenza con questa vittoria punta ad essere convocato per le paralimpiadi di Parigi, doppiando la presenza col bronzo di Tokyo, il pavese Alessandro Carvani Minetti impreca contro la sfortuna. «Con un pizzico di buona sorte in più avrei chiuso almeno al secondo posto – spiega Carvani Minetti, atleta del Raschiani Triathlon Pavese – Scarico la bici quando arriviamo e solo in quel momento scopro che la ruota anteriore è bucata. Dopo averla cambiata, nella frazione a nuoto ho sofferto lacorrente contraria e i tentativi di ostacolarmi. Nella frazione in bici ho dovuto fare cinque tentativi per riuscire a salirci. Parto, recupero e avvicino al podio che ho consolidato nell’ultima frazione di corsa. Ho sofferto il caldo ed il mare, ma per il resto sono contento del bronzo, nonostante l’argento fosse davvero vicino. Devo ringraziare Sea Vision per il supporto, i miei genitori e mia moglie Francesca».