Ronchi ha il nuovo stemma con gonfalone e bandiera concessi da Mattarella
RONCHI Ci sono voluti 112 anni da quando l’impero austro-ungarico, nel 1912, la elevò al rango di “borgata”. Allora l’imperatore Francesco Giuseppe, assieme al riconoscimento assimilabile all’attuale cittadina, decise di dotare Ronchi dei Legionari del suo stemma, firmando il decreto in italiano. Un fatto storico senza precedenti. Il podestà dell’epoca, Alessandro Blasig, nel 1909 fu eletto deputato nella Dieta provinciale e la sua opera fu determinante.
Uno stemma racchiuso in un elegante cofanetto che arrivava ancor più da lontano, da quando, nel 1890, fu materialmente ideato. Ieri mattina, alla cerimonia svoltasi in sala consiliare, il prefetto di Gorizia, Raffaele Ricciardi, ha consegnato al sindaco Mauro Benvenuto il decreto, a firma del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con il quale a Ronchi dei Legionari sono stati concessi lo stemma, il gonfalone e la bandiera. Bandiera che, da ieri, sventola sulla facciata del municipio. L’atto è il risultato dello studio, della ricerca e del conseguente manuale d’immagine creati dai competenti servizi comunali guidati dall’ingegner Marco Portelli e dall’architetto Claudia Vasta. «Sono orgoglioso di aver raggiunto questo obiettivo – ha detto Benvenuto – un fatto storico importante e non solo una formalità. Era come possedere un’auto e girare senza targa. Il lavoro svolto dai nostri uffici è stato approfondito e ci ha permesso di guardare al nostro passato, alla nostra storia e proiettarci al futuro».
Presenti, accanto al gonfalone scortato dalla Polizia locale, rappresentanti della giunta e del consiglio, ma anche di alcune associazioni, delle Forze dell’ordine ed il parroco di San Lorenzo, monsignor Ignazio Sudoso. «Ronchi dei Legionari è una città strategica, sotto tutti i punti di vista - ha detto il consigliere regionale Antonio Calligaris che ha portato i saluti del presidente Mauro Bordin - e questo ennesimo riconoscimento è la riprova di un ruolo che viene sancito anche sotto il profilo istituzionale e simbolico». Presente anche il consigliere regionale, Diego Moretti.
«È stato svolto un lavoro di sintesi e di sinergia - ha commentato il prefetto - ed era importante festeggiare questo riconoscimento in modo ufficiale. Ecco perché ho proposto al sindaco di svolgere una cerimonia ufficiale proprio nella sala del consiglio. Questa è una città importante che meritava questo momento solenne».
Ora lo stemma, ufficialmente riconosciuto, dovrà essere riportato su ogni rappresentazione esterna della città, a iniziare dal nuovo gonfalone. Due altreAappe da ricordare. Nel 1954 lo studio araldico del conte Camajani presenta un preventivo per seguire la pratica di ottenimento del decreto di concessione. La risposta del sindaco Francesco Furlani esprime la volontà di non procedere in quanto non ravvisata l’opportunità di avvio delle pratiche. Nel 1961, in seguito a proposte di preventivo arrivate negli anni precedenti, il sindaco Tullio Trevisan commissiona il confezionamento del gonfalone sottolineando la concessione avvenuta sotto il governo austro-ungarico.—
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