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Май
2024

A Udine il primo trapianto a cuore battente in Europa: il paziente è un sessantanovenne di Pordenone 

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UDINE. E’ un paziente friulano di 69 anni, residente in provincia di Pordenone, il primo uomo in Europa su cui è stato effettuato con successo, nel reparto di cardiochirurgia di Udine diretto dal professor Igor Vendramin, un trapianto cardiaco a cuore battente. Il donatore, invece, è di Verona, dove è stato prelevato l’organo risultato compatibile. L’intervento, che è durato circa 3 ore e mezza (decisamente meno rispetto alle 5, 6 ore dei trapianti tradizionali) è stato effettuato dalle equipe mediche e infermieristiche (decine i professionisti impegnati) udinesi nella giornata di lunedì 20 maggio.

Il paziente è attualmente degente in terapia intensiva cardiochirurgica ma, secondo i medici, il decorso è regolare e l’uscita dal reparto intensivo è prevista nei prossimi giorni. La cardiochirurgia di Udine, fino a qualche mese fa diretta dal professor Ugolino Livi, ha dunque raggiunto un traguardo senza precedenti (solo a Stanford, negli Stati Uniti, è stato già sperimentato un intervento identico) che testimonia l’elevata competenza dei propri operatori e la funzionalità della struttura organizzativa creata e implementata nel tempo. Un’esperienza di successo che nasce da lontano: da quasi quarant’anni la Cardiochirurgia a Udine è un punto di riferimento nazionale per l’attività trapiantologica. La possibilità di costruire in autonomia condizioni di lavoro ottimali per il personale è stato tra i fattori fondamentali che hanno permesso il conseguimento di questo risultato, impensabile fino a poco tempo fa. Fino a oggi il trapianto di un cuore era possibile solo dopo averlo arrestato attraverso soluzioni specifiche per poterlo trasportare e successivamente impiantare nel torace del nuovo paziente. In alcuni casi, a seconda della distanza dalle sedi del prelievo e dalle modalità di trasporto, con le tecniche convenzionali il tempo in cui l’organo rimaneva fermo e non perfuso poteva essere molto variabile, raggiungendo in alcuni casi le 4-5 ore, tempo oltre il quale il rischio di non ripresa del cuore diventava elevato.

Il trasporto dell’organo mediante un sistema di preservazione a cuore battente, in normotermia, associato al successivo impianto senza dover nuovamente arrestare l’organo, ha permesso di ridurre il tempo di ischemia, e quindi di possibile danno d’organo, a soli 35 minuti. Il successo dell’intervento dà grande lustro all’ospedale di Udine, all’Asufc (Azienda sanitaria universitaria del Friuli Centrale) e all’intero sistema sanitario del Friuli Venezia Giulia, a dimostrazione che le punte di eccellenza e di avanguardia in campo medico continuano a essere presenti in regione. A testimoniare i complimenti e i ringraziamenti per l’eccellente lavoro svolto dall’equipe del professor Vendramin, sono stati l’assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi e il direttore generale dell’Azienda Denis Caporale. Alla fine della conferenza stampa, dopo le dettagliate spiegazioni dei professionisti riguardo i particolari del trapianto a cuore battente, è scattato spontaneo un lungo e prolungato applauso di tutta la sala.




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