Al via il processo a 68 detenuti per la rivolta del 2020 a Torre del Gallo
PAVIA. Al via in una sala dell’Annunciata blindata, così come piazza Petrarca, il processo a 68 detenuti accusati di saccheggio e devastazione per la rivolta dell’8 marzo 2020 a Torre del Gallo, il carcere di Pavia. Giovedì 23 si è tenuta la prima udienza tecnica, si entra nel vivo il 10 luglio all’Annunciata.
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Secondo l'accusa, i 68 detenuti avrebbero causato danni per 500mila euro per protestare contro le prime restrizioni anti Covid, proteste che si erano diffuse anche in altri penitenziari d'Italia. L'accusa è rappresentata dalla pm Chiara Giuiusa, mentre a giudicare sarà il tribunale collegiale con presidente Fabio Lambertucci, a latere i togati Vincenzo Giordano e Valentina Nevoso.
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Già l'udienza preliminare si era tenuta all'Annunciata, dato che non ci spazi al palazzo di giustizia tali da accogliere così tanti imputati e avvocati. In origine gli indagati erano 98, uno è morto. Altri sono irreperibili (disposte ricerche fino al 2045), tre assolti e tre condannati in abbreviato.