Parcheggi, turismo e senso di comunità: la Grado del futuro vista dai candidati
GRADO. Un maggior interesse e una più convinta partecipazione. A poco più di due settimane dal voto per il rinnovo del consiglio comunale di Grado, l’impressione è che queste elezioni siano più sentite rispetto a quelle del 2021, che si erano svolte però a fine stagione con l’attività turistica ancora pressoché a pieno regime. La riprova si è avuta mercoledì sera dalla folla durante il confronto fra i tre candidati a sindaco promosso da Il Piccolo.
In 400 a seguire il dibattito
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A seguire in diretta il dibattito, moderato da Piero Rauber, circa 400 persone. Moltissime si sono presentate fisicamente nella sala Lido dell’albergo Astoria scelto per l’incontro, tanto da spingere subito i tre protagonisti - Giovanni Battista Bredeon, Giuseppe Corbatto e Roberto Marin - ad invitare i candidati consiglieri a lasciar liberi i posti a sedere per i cittadini chiamati i votarli. Cosa che, a dire il vero, non tutti i candidati alla fine hanno fatto. Ma nemmeno questa accortezza è bastata per accogliere l’intera folla. Di lì la scelta della proprietà dell’hotel, con a capo Alessandro Lovato, di allestire in fretta e furia un’ulteriore sala (il piano bar) per trasmettere tramite monitor la diretta Facebook del confronto, seguita poi da casa da altre centinaia di persone e visualizzata nelle ore successive da circa 2mila utenti.
Affrontati una dozzina di temi
Sono stati una dozzina i temi ai quali i candidati hanno fornito le loro risposte. Obiettivo dell’incontro, infatti, fornire una panoramica ampia delle priorità e delle problematiche di una realtà importante come Grado che, per diversi mesi all’anno, si trasforma per ospitare i vacanzieri attorno ai quali ruota di fatto l’economia dell’isola.
Molti obiettivi comuni
Corretto e mai sopra le righe il tono del dibattito. Certo, qualche frecciatina tra gli sfidanti non è mancata ma, del complesso, l’esposizione di idee e proposte è avvenuta all’insegna del fair play e, su alcuni temi, della piena sintonia. Del resto basta leggere i programmi delle tre coalizioni per vedere che, a grandi linee, tanti obiettivi sono pressoché identici. Ma ad essere radicalmente differente è l’idea generale che i leader della tre coalizione hanno per il futuro della città. È proprio da qui dunque, dalla Grado che i candidati immaginano di lasciare tra 5 anni, al termine del loro ipotetico mandato, che abbiamo scelto di partire per raccontare la cronaca dell’evento.
Marin punta tutto sul turismo
Il primo a rispondere a questa sollecitazione è stato Roberto Marin, sostenuto da Forza Italia, Lista Marin sindaco e Lega. L’attuale presidente della Git ha affermato che, fra un quinquennio, Grado sarà una fra le località più attrattive sotto l’aspetto turistico grazie a investimenti su opere pubbliche e urbanizzazione e alla stabilità amministrativa, definita elemento fondamentale. Un risultato per il quale, secondo Marin, sono necessari due mandati.
Per Bredeon gradesi al primo posto
Per Giovanni Battista Bredeon - sostenuto da Fratelli d’Italia, Coraggio Italia e Uniti per Grado - tra 5 anni Grado dovrà avere al centro una forte comunità, ritenuta un valore fondante. «È necessario rimettere al primo posto i gradesi che, finora, sono stati adeguatamente tenuti in considerazione».
Corbatto lavora su progetti per la comunità
A chiudere Giuseppe Corbatto (Grado Democratica, Corbatto Sindaco, Grado Futura) che al termine del mandato di 5 anni immagina un’isola che potrà contare su una rete di relazioni sociali costruita da persone che lavoreranno su progetti per la comunità. Essenziale inoltre, a suo giudizio, riuscire a operare in concordia: una condizione imprescindibile per raggiungere risultati positivi e che al momento, a suo parere manca. «In giro per Grado vedo gente triste perché non riesce a trovare il giusto interlocutore», ha detto.
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Traffico e pedonalizzazione
In apertura d’incontro si era fatto riferimento invece al traffico e alla pedonalizzazione. Il centro va pedonalizzato per poter far tranquillamente muovere senza pericoli anche i bambini, ha detto Giovanni Battista Bredeon, convinto anche della necessità di restringere al mattino la fascia orario in cui è ammesso il passaggio nelle zone pedonali dei camion che riforniscono di merci le varie attività. Bredeon inoltre pensa alla chiusura del traffico in centro nei fine settimana: tema, questo, su cui sono d’accordo anche gli altri candidati sindaci.
Il problema dei parcheggi
Chiaro anche il suo pensiero sui parcheggi: ne dovranno essere realizzati due e in particolare uno a servizio di Pineta anche per agevolare i turisti. Corbatto punta invece sulla diminuzione della velocità, ma soprattutto sullo spostamento della direttrice d’arrivo: anziché muoversi attraverso Aquileia lungo la provinciale da Monfalcone si dovrà utilizzare la bretella. Quanto ai parcheggi Corbatto ha detto che va rivisto il piano generale. A chiudere il giro è stato Marin che ha fatto riferimento a un piano del traffico già esistente (risale a prima della realizzazione della bretella per l’aeroporto) e alla necessità di realizzare un capiente parcheggio.