Trieste, furti agli artisti nei camerini: dipendente denunciata dal Teatro Verdi. Ecco di chi si tratta
TRIESTE. Oltre a singoli artisti, è stata anche la stessa Fondazione del Teatro lirico Giuseppe Verdi a sporgere una denuncia per i ripetuti furti nei camerini del teatro. Le segnalazioni erano state diverse, non era possibile per il lirico non intervenire anche a tutela dei propri dipendenti e pure degli artisti o dei direttori di orchestra che, da fuori città, arrivano a esibirsi nel teatro di Trieste, uno tra i più antichi lirici in attività che non può macchiarsi di simili episodi.
Soprintendente amareggiato
Il soprintendente Giuliano Polo, inevitabilmente amareggiato, preferisce non commentare la notizia che scuote le maestranze del Verdi, limitandosi a spiegare come «raccolte le segnalazioni di alcuni episodi, nel gennaio scorso, in qualità di Soprintendente ho sporto denuncia contro ignoti per conto della Fondazione del Teatro lirico Giuseppe Verdi». E aggiunge: «Ad oggi non ho alcun riscontro ufficiale sulle indagini, attendo quindi l’esito e solo a quel punto, se sarà necessario, prenderemo dei provvedimenti: per ora non intendo rilasciare altri commenti».
Sotto accusa una dipendente
La persona denunciata dalla Polizia al termine dell’attività di indagine del Commissariato di San Sabba è una dipendente di lungo corso del Verdi. Una figura conosciuta anche al di fuori di quel contesto, visto che da molti anni è impegnata con passione nell’attività sindacale in qualità di rappresentante del Libersind Confsal. Si tratta di Daniela Astolfi, per anni capace e stimata flautista nell’orchestra del Teatro Verdi, vincitrice tra l’altro nel 2003 del concorso per secondo flauto traverso nell’orchestra del Teatro La Fenice di Venezia. Da alcuni anni all’interno del lirico di Trieste ha però smesso di far parte dell’orchestra, per occuparsi invece dell’aspetto più organizzativo con il ruolo di responsabile dei servizi musicali.
Incastrata dalle telecamere
Secondo gli investigatori, che nel gennaio scorso hanno raccolto le denunce della Fondazione e di alcuni artisti, sarebbe lei la responsabile dei furti. Le microcamere, piazzate dai poliziotti negli spazi dei camerini dove sono avvenuti i ripetuti furti, avrebbero incastrato proprio lei. La diretta interessata – difesa dall’avvocato Pietro Cuffaro – raggiunta telefonicamente, anche su consiglio del legale, ieri ha preferito non rilasciare dichiarazioni.