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Май
2024

Maltrattava la figliastra, cinquantenne di Villesse arrestato

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VILLESSE. Un uomo residente a Villesse è stato arrestato dai carabinieri della locale stazione dell’Arma perché ritenuto responsabile di maltrattamenti ai danni della figliastra ancora minorenne. A causa della presunta condotta omissiva, la moglie è stata, invece, denunciata in stato di libertà per analoga ipotesi di reato. La donna non si sarebbe infatti opposta alle vessazioni subite dalla ragazza.

L’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Gorizia ha preso il via in seguito ad una segnalazione fatta dalle Istituzioni scolastiche che hanno raccolto le confidenze della giovane studentessa.

Avviate le prime urgenti attività di riscontro, i militari hanno posto in essere anche attività di natura tecnica. Secondo quanto emerso nel corso delle indagini, ai danni della ragazzina sono state documentate violenze sia fisiche sia psicologiche. I maltrattamenti perpetrati dall’uomo cinquantenne avvenivano con una frequenza «pressoché quotidiana» e a rendere ancora più grave la situazione ha concorso il fatto che spesso i maltrattamenti avvenivano anche alla presenza dei fratelli (anche essi minori) della ragazza.

La notizia è stata diffusa nella tarda mattinata di ieri ma l’uomo è stato arrestato e condotto in carcere a Gorizia lo scorso giovedì. Lunedì l’arresto è stato poi convalidato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gorizia, che ha disposto la permanenza in cella dell’indagato.

Da parte degli inquirenti viene ricordato che, per quanto il procedimento si trovi in una fase avanzata d’indagine, sia l’uomo, sia la donna vanno considerati innocenti fino alla condanna definitiva.

Secondo quanto emerso nel corso dell’indagine, oltre ai soprusi posti in essere dall’indagato, «gli accertamenti hanno portato alla luce la gravità e la delicatezza della situazione: la ragazzina veniva anche costretta a pulire quotidianamente la casa, ad occuparsi del bucato e a servire il resto della famiglia a tavola, con la paura di essere svegliata nel cuore della notte, di non poter frequentare la scuola o, peggio, di dover sottostare ad estenuanti allenamenti in giardino, come una sorta di moderna “Cenerentola”».

In una nota, il Comando provinciale dei Carabinieri ha evidenziato che l’attività di polizia giudiziaria portata a termine a Villesse rappresenta il primo caso, quantomeno nell’Isontino, di applicazione dell’“arresto in flagranza differita” introdotto dalla cosiddetta legge “Salva Vita” (Legge 24 novembre 2023, n. 168 recante “Disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica”). L’arresto differito - che deve comunque avvenire entro 48 ore dal fatto - prevede che l’autore del reato venga considerato in stato di flagranza, e possa dunque essere arrestato, anche sulla base di documentazione videofotografica o altra documentazione legittimamente ottenuta da dispositivi di comunicazione informatica o telematica dalla quale emerga inequivocabilmente il fatto per cui si procede.




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