Campeggio abusivo in Croazia, divieti e multe ormai non bastano

ZAGABRIA. Li trovi nei posti più disparati, attenti a non farsi pizzicare dal poliziotto o dalla guardia comunale di turno, sordi alle sollecitazioni dei cittadini che li invitano ad andare nei luoghi appositamente attrezzati per questi turisti. Parliamo dei campeggiatori abusivi: dotati di camper, auto con roulotte o semplice tenda, amano soggiornare e pernottare al di fuori dei campeggi.

Un fenomeno presente lungo la costa istro – quarnerino – dalmata, ma anche nell’entroterra della Croazia, al quale le autorità non riescono a porre freno. Se colto in flagrante, il campeggiatore illegale può venire multato, con l’ammenda che va da un minimo di 200 ad un massimo di 1.330 euro. Una delle destinazioni in cui si fanno maggiormente sentire le conseguenze dell’andazzo è l’isola di Cherso, stabilmente occupata da questi vacanzieri. Drappelli sono presenti durante la bella stagione nell’area del villaggio di Fillosich (Filozici), nel vicino bosco di San Bartolomeo e nei pressi della spiaggia di punta Tarej, sempre nella parte settentrionale dell’isola, come pure nelle vicinanze dell’abitato di Aquilonia (Orlez).

Tali ospiti lasciano mucchi di immondizia, inquinando l’ambiente. Le guardie comunali chersine, bene informate di quanto accade da aprile a ottobre (talvolta anche prima e dopo), sono intervenute più volte, ma poi i campeggiatori – nonostante avvertimenti e contravvenzioni – tornano quasi sempre nella zona dalla quale erano stati allontanati. Un brutto quadro che riguarda pure diversi siti dell’Istria e della Dalmazia e che pare peggiorare di anno in anno.

Uno degli esperti in materia, l’ex segretario dell’Associazione croata campeggiatori e presidente della Top camping per l’Europa sud-orientale, Jerko Sladoljev, ha affermato che una delle cause del comportamento riguarda la cronica mancanza in Croazia di aree di riposo per i campeggiatori, dove questi ultimi potrebbero trascorrere la notte. «Dopo un viaggio durato ore, i campeggiatori avrebbero bisogno di un luogo adatto dove riposare assieme alla famiglia. Qualcuno arriva a destinazione anche dopo le ore 23, quando i campeggi sono chiusi e allora deve arrangiarsi, soggiornando altrove. Rovigno ha risolto bene il problema, mettendo a disposizione l’area di riposo per campeggiatori in quel di Concetta, aperta 24 ore su 24. Dovrebbero farlo anche gli altri».