Ex segretario del Pd si fa prete: «Ho incontrato l’amore di Dio»
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foto da Quotidiani locali
La laurea in Legge, l’elezione a segretario di sezione del Partito Democratico e a consigliere comunale a Farra di Soligo con la lista civica “Farra Bene Comune”, l’impegno come membro della commissione consiliare sulle aree Pip di Soligo e Col San Martino, una decina di anni fa, e poi la vocazione religiosa. Don Federico Amianti, 35 anni, è stato ordinato sacerdote dal vescovo monsignor Corrado Pizziolo sabato in cattedrale. È attualmente in servizio pastorale a San Vendemiano.
Non è escluso che venga destinato a Parè, San Pio X, Campolongo e Collalbrigo, da cui parte don Paolo Salatin, l’apprezzato cappellano che va missionario in Brasile, come è stato annunciato ieri. Don Salatin va in una parrocchia della diocesi di Livramento, di cui è stato vescovo don Armando Bucciol, che, guarda caso, risiede a Parè e che sabato pomeriggio ha concelebrato con Pizziolo il rito della consacrazione di Amianti. «I doni devono rimanere tali, senza mai diventare possesso: non solo quando si ricevono, ma anche adoperandoli, imparando a metterli a servizio degli altri» ha raccomandato nell’omelia monsignor Pizziolo, il quale ha invitato il prete che gli stava davanti a «fidarsi dell’amicizia con il Signore Gesù».
«Ci saranno momenti di fatica e prova, come in ogni vocazione cristiana; tuttavia, se ti manterrai costantemente aperto a questa promessa, non mancheranno la letizia, la serenità interiore e quella pace che solo il dono di Dio può far crescere nel cuore di una persona» ha detto ancora Pizziolo. Don Federico ha celebrato la sua prima messa domenica alle ore 10 nella chiesa arcipretale di Santo Stefano protomartire a Farra di Soligo, dopo aver sostato in preghiera davanti ai sacerdoti defunti nel cimitero del paese.
«Mi sono fatto prete - ha spiegato - perché in un momento della mia vita ho incontrato l’amore di Dio e ho sentito che lo devo testimoniare impegnando in questa missione tutta la vita. E il modo più straordinario che ho sentito è stato quello di farlo come prete, cioè come persona al servizio della comunità, del popolo di Dio, per portare agli altri i sacramenti che Gesù ci ha dato che sono un’ancora di salvezza, un’occasione di incontro straordinario con Dio».
Domenica, intanto, nelle quattro parrocchie della Unità pastorale di Conegliano Ovest è stato annunciato che dopo l’ex cappellano don Marco Dal Magro, anche don Paolo finirà in missione in Brasile. Comunità molto diverse, da vari punti di vista. Lo ha raccontato bene don Dal Magro, sarà parroco di ben 28 comunità, distanti anche 40 chilometri una dall’altra. Una parrocchia che ha un’estensione pari a quella della diocesi di Vittorio Veneto.