Villorba, l’azienda fallita è ora una bomba chimica
L’azienda fallisce, un’altra subentra proseguendone l’attività, ma il conto per la custodia, la sorveglianza e lo smaltimento delle sostanze chimiche rimaste nel sito produttivo non lo vuole pagare nessuno. Si parla di costi che variano tra i 495 mila euro e i 615 mila euro.
Nei mesi scorsi su questa vicenda si è aperto un tavolo in prefettura, che coinvolge, oltre ai privati e al Comune di Villorba, anche vigili del fuoco, Arpav, Provincia e Ulss.
Il sito in questione è quello al civico 98 di via Fontane, a nord di viale della Repubblica, in quella che fu la sede operativa storica della Industria galvanica Dalla Torre, oggi occupata e utilizzata dalla Surface Design Srl.
Alle porte di Treviso, questa storica industria, fondata nel 1928, è assoggettata alla direttiva Seveso III, per il pericolo di incidenti rilevanti connessi alla presenza di sostanze pericolose. In questo caso si parla soprattutto di cianuro di sodio, cromo, anidride cromica, acido nitrico.
La Dalla Torre tentò nel 2020 la strada del concordato e poi nel 2021, pochi mesi dopo la morte dello storico titolare Ermanno Dalla Torre a 88 anni, ne fu dichiarato il fallimento.
L’azienda, attiva nel campo della verniciatura industriale e della cromatura, aveva come principale riferimento il distretto friulano della sedia e nel 2007 raggiunse l’apice con diversi impianti e oltre 110 dipendenti.
I primi segnali di crisi iniziarono già a farsi sentire dal 2009. Nel 2016 la Surface Design Srl subentra nella gestione degli impianti di via Fontane attraverso la formula dell’affitto di ramo d’azienda e tiene in piedi i servizi produttivi di trattamento superficiali dei metalli.
Da oltre un anno però anche la Surface Design (controllata al 24% da Jacopo Dalla Torre e al 76% dalla Red Metal, con amministratore Emanuele Andretta) risulta inattiva. A marzo 2023 è stato sottoscritto un accordo per garantire agli oltre 30 lavoratori la cassa integrazione straordinaria per cessata attività.
Insomma: non sembra esserci lavoro, le casse sono vuote, e sulla “bomba chimica” (in parte dovuta al fatto che gli impianti non sono più attivi) va in scena un rimpallo di responsabilità.
Nella speranza di sbrogliare questa intricata matassa, il Comune di Villorba ha deciso di affidarsi a un legale esterno.
«L’attività dell’azienda è sostanzialmente cessata ma rimangono in sito ingenti quantitativi di prodotti chimici che devono essere sorvegliati e mantenuti a temperatura costante, pena il loro degrado e la loro trasformazione in rifiuto», si legge nelle carte dell’amministrazione guidata da Francesco Soligo. «L’azienda locataria Surface Design Srl si dichiara attualmente impossibilitata a sostenere le spese delle utenze e della sorveglianza, mentre il locatore, Industria galvanica Dalla Torre Evaristo e Figli srl, attraverso il suo curatore fallimentare non intende accollarsi le spese e, comunque, non dispone di liquidità sufficiente per lo smaltimento di tutte le sostanze chimiche presenti».