Jesolo, blitz dei noleggiatori di mosconi in municipio
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foto da Quotidiani locali
Noleggiatori di mosconi in municipio per chiedere garanzie sulla loro attività. E il 7 giugno la polizia locale sarà in spiaggia per effettuare le richieste misurazioni.
Riflettori puntati ancora una volta sulle Umg assegnate in concorrenza. In questo caso la Umg 7, comparto Marconi, ovvero quella assegnata con legge regionale 33 alla Sebi srl, di Alessandro Iguadala.
I tre noleggiatori di natanti in questa unità minima di gestione sono gli unici che ancora non sono in mare per la stagione già iniziata.
E si aggiunge per loro anche il problema dello scarso spazio sulla battigia, perché già molti ombrelloni sono piantati in acqua e i mosconi non hanno gli spazi necessari per le flotte appoggiate sulla battigia. Tra ombrelloni e piazzole da 16 metri quadrati, la fascia di rispetto di 10 metri dal camminamento e i 7 metri dalla battigia per motivi di sicurezza, lo spazio diventa quasi inesistente per i mosconi, almeno quando c’è alta marea.
Il 6 giugno i “mosconari” capeggiati di Giorgio Alesci, presidente dei noleggiatori di natanti riuniti in un consorzio, sono giunti davanti al palazzo comunale chiedendo udienza al dirigente del Demanio, Claudio Vanin, e all’assessore delegato, Alberto Maschio.
Una quindicina i noleggiatori che si sono presentati, in particolare quelli della Umg 7, che ancora devono scendere in spiaggia a lavorare, poi tutti i colleghi solidali. Il problema è non soltanto rappresentato dal fatto che non possono scendere in spiaggia, ma anche il rapporto instaurato con la nuova società Sebi srl.
Pare al momento che sia garantita solo questa stagione e non il rapporto pluriennale, fino a 20 anni, a meno che non entrino con delle quote nella compagine societaria.
«Non sappiamo ancora quale sarà il nostro destino», dice Alesci «Nella Umg7 non siamo ancora al lavoro, perché ci sarebbe l’accordo, ma non abbiamo spazio in spiaggia».
La volontà del Comune è di risolvere il problema. I noleggiatori hanno avuto la possibilità di entrare nei consorzi per abbattere il canone annuale di oltre 3 mila euro che è ridotto a 1500 più Iva. Sempre più di quello che pagavano, circa 180 euro l’anno.
Ma c’è in più il problema dei rapporti con la Umg di appartenenza nella quale sono sostanzialmente ospiti.
L’assessore al Demanio e turismo, Alberto Maschio, invita a non perdere la bussola. «La questione spiaggia e dimensioni», premette, «dipende molto dal maltempo, le burrasche, l’erosione dei mesi scorsi, unitamente ai giorni di alta marea. Tutto si sistemerà a breve come ogni anno. Il resto è questione in cui il Comune non entra, anche perché ci sono trattative tra privati in corso. Sono state date loro delle opportunità, come il fatto di consorziarsi, adesso devono intrattenere un rapporto con il soggetto privato che si è aggiudicato la Umg e procedere verso la modernità. Hanno la possibilità di subentrare ai sensi dell’articolo 45 bis del codice della navigazione, poi di entrare nella compagnie societaria per un contratto che sia pluriennale».
Il 7 giugno la polizia locale sarà in spiaggia per le misurazioni dell’arenile e accertare la regolarità degli spazi. Saranno rilasciate in ogni caso le autorizzazioni e i mosconi, se ci sarà spazio e almeno quest’anno, potranno scendere.