Venezia, 200 addetti Actv ai seggi elettorali. Il Comune: «Vergogna»
«Una vergogna». L’assessore ai trasporti del Comune di Venezia, Renato Boraso, è lapidario rispetto alla decisione di 200 dipendenti del gruppo Avm/Actv che hanno chiesto il congedo elettorale per questo fine settimana, di cui il 90% è residente a Chioggia.
«L’ennesima situazione scandalosa e vergognosa» commenta Boraso, «dopo i tanti appelli al senso di responsabilità, prendo atto che 200 dipendenti, tra comandanti, direttori di macchina e motoristi di seconda classe, di cui la stragrande maggioranza chioggiotta, decidono di fare i rappresentanti di lista o gli scrutatori. Scherziamo?» chiede l’assessore che, dal canto suo, fa sapere in realtà di non essersi limitato a prendere atto della decisione dei dipendenti. «Mi sono informato con la Prefettura, ma purtroppo la legge non mi consente di fare la precettazione» aggiunge.
La questione non è nuova, ad ogni tornata elettorale la storia è la stessa: tantissime le richieste di congedo da parte degli autisti e marinai Actv che, in questo modo, stanno a casa tre giorni con la paga al 100% e l’azienda deve trovare delle soluzioni che garantiscano il servizio a residenti e turisti.
Se poi le elezioni cadono in un weekend di giugno in cui l’estate è scoppiata all’improvviso, i disagi potrebbero essere maggiori, calcolando da una parte i tanti turisti che arriveranno in città e, dall’altra, il viavai verso le spiagge.
Boraso, però, non si dà per vinto e se la legge non è dalla sua parte, l’intenzione è quella di battersi per poterla cambiare. «Scriverò a Sergio Mattarella e a Giorgia Meloni per chiedere una modifica. Chi si occupa di servizi pubblici non dovrebbero poter fare il rappresentante di lista. Anche i dipendenti del trasporto pubblico, così come le forze dell’ordine o gli infermieri non dovrebbe avere il congedo elettorale».
Questo per evitare che, ogni volta, il servizio di trasporto pubblico rischi di saltare a causa della difficoltà da parte dell’azienda di coprire i turni. Infatti, anche quest’anno, Actv è stata costretta a erogare servizi ridotti questo weekend, dal momento in cui dei circa 1.200 autisti ed equipaggi, 200 saranno assenti.
«Ci troveremo con tre giorni di servizi dimezzati, non è solo un disservizio, ma una vergogna, possiamo dirlo. Speravo che i miei richiami avessero un effetto e invece niente. Non mollerò fino alla fine, finché i dipendenti del trasporto pubblico avranno il divieto del congedo» conclude.
La selezione di presidenti e scrutatori è affidata agli enti locali che, tendenzialmente, preferiscono affidare l’incarico a studenti, disoccupati e pensionati per non incidere nella forza lavoro.
Tuttavia, negli ultimi anni è spesso difficile trovare persone disponibili a stare ai seggi, di conseguenza anche i lavoratori sono chiamati ai seggi. E non si tirano di certo indietro.