Ivrea, le Spille d’oro si rilanciano e cercano alleanze con il territorio
Ivrea
Le sue giornate sono quasi completamente assorbite dal suo lavoro di architetto, ma Matteo Olivetti, oltre a essere giustamente orgoglioso del cognome che porta e ad avvertirne la responsabilità intrinseca, ha sentito come un dovere l’assumere, qualche mese fa, la presidenza delle Spille d’oro, per contribuire a non disperderne la lunga storia e il patrimonio di esperienza che ancora rappresentano.
Un impegno che ha preso in omaggio al padre David, al nonno Dino, al bisnonno Camillo, ma anche nei confronti delle tante persone che “hanno fatto” la ditta e contribuito con il loro lavoro alle sue fortune e che vedono in lui l’ultima opportunità, pienamente titolata, di salvaguardare e garantire all’associazione e ai valori che rappresenta continuità nel futuro. Per questo ha indetto, lo scorso mercoledì 5, una conferenza stampa, ospitata alla Villetta Casana, in via Miniere, dall’Associazione Archivio storico Olivetti, volta a ricordare il percorso compiuto fino a oggi e a illustrare quanto le Spille d’oro intendono realizzare.
«Ho raccolto il testimone - ha affermato Matteo Olivetti - e intendo portarlo con l’intenzione non solo di mantenere viva l’associazione, ma anche di svilupparne l’attività e la presenza, sia sul territorio, sia in tutti quei contesti in cui potrà far valere la sua originalità».
A partire dal Premio Camillo e Adriano Olivetti all’Impresa innovativa e responsabile, promosso nel 2018 e giunto alla terza edizione, che, ha ricordato Flavio Serughetti, coordinatore del Comitato di selezione «oltre ad aver aperto nuovi percorsi nella storia delle Spille d’oro, ha sinora premiato ben 11 aziende da noi selezionate, tenendo conto sia dei risultati economici, sia di molti altri fattori decisivi e di cultura olivettiana, dall’innovazione del prodotto a quella dei processi aziendali, passando per l’architettura degli edifici e l’integrazione con il territorio ai servizi per i dipendenti. Dal Premio, la creazione di Rari, la rete delle aziende responsabili e innovative, che vede iniziative di collaborazione tra le aziende su temi di comune interesse».
Gianfranco Ferlito, consigliere nel direttivo dell’associazione, è quindi intervenuto su Le Spille d’oro e l’istruzione, ricordando come da un’occasione di incontro tra le Spille e la scuola si fosse concretizzata la partecipazione degli studenti come guide ai visitatori della chiesa di San Bernardino. «È importante - ha concluso il presidente Olivetti - che anche i più giovani sentano la spinta di raccogliere il testimone e di educare le nuove generazioni a quel modo unico di fare impresa e di sviluppare la società. Per questo l’iscrizione all’associazione è stata aperta anche a chi, pur non avendo mai lavorato nell’azienda, si sentisse affine all’idea e alla cultura dei fondatori. Tra i nuovi obiettivi anche la collaborazione con enti e istituzioni, Associazione Archivio storico Olivetti, Laboratorio-museo Tecnologicamente, progetto Unesco e Fai, impegnandoci in progetti condivisi, e il dare sistematicità alla ricerca di nuovi metodi di sussistenza, oltre alle iscrizioni, quale il fund-raising. Oltre a contribuire a promuovere e valorizzare il patrimonio delle architetture industriali e abitative che hanno valso il riconoscimento Unesco».
La conferenza stampa è stata l'occasione per proiettare un particolare video su Camillo Olivetti, realizzato da Enrico Benevenuta ed Elvis Morelli, grazie all'utilizzo dell'intelligenza artificiale. Franco farnè