Progetto per l’acquisizione di palazzo Modello a Fiume
FIUME. Sull’esempio di quanto avvenuto in Istria, dove numerose Comunità degli italiani sono proprietarie delle proprie sedi, con tutti i vantaggi (ma anche gli obblighi) che ne derivano, anche il sodalizio dei connazionali a Fiume persegue l’obiettivo di essere titolare degli spazi in cui si svolge la molteplice attività degli italiani di Fiume. Parliamo dello storico Palazzo Modello, situato in pieno centro e dove – al secondo e quarto piano – sono sistemate rispettivamente la Comunità degli italiani e l’Unione italiana.
Gli spazi
Hanno in locazione 1.021 metri quadrati, ambienti di proprietà del Comune fiumano, che sarebbe intenzionato (il progetto è in fase embrionale e il condizionale è d’obbligo) a vendere tali spazi a Unione e Comunità.
Il sodalizio
Da aggiungere subito che l’affitto annuo per i due piani ammonta a 24 mila euro, denaro stanziato dall’Ufficio croato per i diritti umani e delle minoranze nazionali. Tempo fa, come confermato da Melita Sciucca, presidente del sodalizio, la Comunità e l’organizzazione apicale degli italiani rimasti si sono rivolte all’amministrazione municipale, chiedendo quali siano possibilità e condizioni d’acquisto. «Reputo personalmente che dopo 78 anni di usufrutto e manutenzione della sede, grazie a finanziamenti dello Stato italiano, dovremmo ottenere l’uso permanente della sede, senza dover acquistare nulla».
Secondo Sciucca, avere la proprietà significherebbe avere anche enormi responsabilità, ma d’altra parte si potrebbero mettere in piedi attività economiche, come ad esempio dare in gestione il bar comunitario a privati, cosa attualmente impossibile. Non ha mancato infine di rilevare che sono assolutamente necessari lavori di restauro nel Salone delle Feste, danneggiato dalle piogge di due anni fa, come pure di porte e finestre, interne ed esterne, scalinata, stucchi, pavimentazione e atrio dell’edificio, che versano in condizioni pietose.
L’unione
Contattato, il presidente della Giunta esecutiva dell’Unione italiana, Marin Corva, ha definito l’eventuale compravendita degli spazi una questione tutta ancora da capire. «L’interesse da parte nostra c’è e per tale motivo abbiamo chiesto una stima degli immobili.
È saltata fuori una cifra molto alta, che sfiora i 2 milioni e 850 mila euro. Sono però fiducioso che si riesca a trovare una soluzione alternativa, percorribile da ambedue le parti. L’iter, voglio sottolinearlo, è stato avviato perché ad ogni conclusione del termine di locazione esiste la possibilità che i vani vengano affidati a qualcun altro, il che avrebbe conseguenze gravissime».
L’amministrazione comunale
Il sindaco fiumano Marko Filipović ha confermato che la compravendita è ancora in alto mare e che a dare o non dare il placet finale all’operazione è esclusivamente il Consiglio cittadino di Fiume.