‘Ndrangheta e politica a Reggio Calabria, 14 misure cautelari per associazione a delinquere e scambio elettorale politico mafioso
Ci sono tre politici indagati nell’inchiesta della Dda di Reggio Calabria che stamattina ha portato al blitz dei carabinieri del Ros contro la cosca Araniti di Sambatello, nella periferia nord della città. Sono complessivamente 14 le misure cautelari per mafia disposte dal gip su richiesta del procuratore Giovanni Bombardieri e degli aggiunti Stefano Musolino e Walter Ignazitto: 7 persone sono finite in carcere, quattro agli arresti domiciliari mentre per tre indagati è stata emessa la misura cautelare dell’ordine di presentazione alla polizia giudiziaria.
L’indagine, secondo quanto si è appreso, riguarderebbe presunti illeciti commessi in occasione delle elezioni regionali del 2020 e del 2021 e delle elezioni comunali a Reggio del 2020. Per due dei tre politici coinvolti, la Direzione distrettuale antimafia aveva chiesto l’arresto ma il giudice per le indagini preliminari non lo ha concesso per cui i pm hanno presentato appello al Riesame. L’accusa è scambio elettorale politico mafioso, la stessa contestata al terzo politico che è solo indagato.
I reati contestati dalla procura sono associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, reati elettorali, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e falsità materiale e ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici.
Al centro dell’inchiesta ci sono le attività ed i condizionamenti esercitati sulla politica locale dalla cosca Araniti della ‘ndrangheta.
L'articolo ‘Ndrangheta e politica a Reggio Calabria, 14 misure cautelari per associazione a delinquere e scambio elettorale politico mafioso proviene da Il Fatto Quotidiano.