Concerti di Zucchero e Negramaro: l’Udinese blocca lo stadio
UDINE. La commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo che dovrebbe dare il via libera ai concerti dei Negramaro e di Zucchero, in programma rispettivamente il 18 e il 23 giugno, è stata convocata per giovedì, ma l’Udinese con una nota del direttore generale, Franco Collavino, ha sottolineato che «allo stato attuale non vi è la disponibilità dello stadio per i sopralluoghi e per le relative operazioni» tenuto conto che «non sussiste alcun titolo contrattuale o di altro tipo che consenta a Zenit srl l’utilizzo dello stadio o consenta l’accesso di terze parti».
Insomma, la questione fideiussione non è ancora stata risolta. In teoria già oggi i primi operai dovevano fare il loro ingresso allo stadio per iniziare le operazioni necessarie a preparare il palco dei Negramaro, ma l’Udinese ha fatto sapere che senza contratto e fideiussione nessuno entrerà la Friuli.
La società bianconera, che ha ribadito di non aver chiesto nemmeno un euro per ospitare gli eventi, ha chiesto una fideiussione da mezzo milione di euro a garanzia dei potenziali danni che potrebbero essere causati all’impianto anche alla luce di quanto successo a Trieste dove, dopo il maxi concerto dei Maneskin del luglio scorso, fu necessario rizollare completamente il terreno di gioco che però a settembre, per la prima di campionato, si presentò in pessime condizioni.
Il presidente di Zenit srl, Loris Tramontin ha replicato sottolineando che «per sottoscrivere un contratto bisogna essere in due», e ha ribadito di essere pronto a presentare una fideiussione che coprirà i possibili danneggiamenti per i due concerti.
Anche per questo motivo, e in considerazione del fatto che per Zucchero sono stati già venduti quasi 18 mila biglietti, il vicesindaco Alessandro Venanzi resta fiducioso che tutto possa risolversi: «Il ritorno della grande musica dal vivo allo stadio rappresenta una grande opportunità per il Comune non solo dal punto di vista turistico.
Eventi di questo genere hanno importanti ricadute economiche e anche promozionali per cui auspico che i due eventi si svolgano regolarmente, ma tocca a Udinese e Zenit trovare un’intesa trattandosi di un accordo tra privati sul quale non possiamo intervenire».