Blinken: “Netanyahu si è impegnato per il cessate il fuoco”. La strategia di Sinwar: “Morti palestinesi sacrifici necessari”
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu “ha riaffermato il suo impegno” per il cessate il fuoco a Gaza, ha assicurato martedì il segretario di Stato americano Antony Blinken. Da lunedì, il capo della diplomazia Usa è impegnato nella sua ottava missione in Medio Oriente per promuovere un accordo tra Hamas e Israele per la fine del conflitto a Gaza.
Lunedì sera Blinken ha incontrato il premier israeliano Benjamin Netanyahu (dopo aver incontrato in Egitto il presidente Al Sisi), mentre martedì mattina, prima di partire alla volta della Giordania, ha visto l’ex generale Benny Gantz, leader del partito moderato “Unità nazionale” dimessosi domenica sera dal gabinetto di guerra. Gantz ha riferito sui social di aver garantito all’inviato Usa “che il partito sosterrà qualsiasi accordo responsabile sulla questione al di fuori del governo”.
Gli Usa: “Convincete Hamas ad accettare l’accordo” – Lunedì Blinken aveva messo in chiaro che “l’unico ostacolo” alla loro roadmap per un cessate il fuoco a Gaza è rappresentato da Hamas. Come ulteriore pressione, Washington è riuscita a far approvare in sede di Consiglio di sicurezza Onu, con 14 voti favorevoli su 15 e l’astensione della Russia, una risoluzione che sostiene il piano di tregua in tre tappe annunciato da Biden.
“Oggi abbiamo mandato un messaggio chiaro ad Hamas: accettate questo accordo sul cessate il fuoco che Israele ha già accettato, e i combattimenti potrebbero fermarsi oggi. Oggi abbiamo votato per la pace”, queste le dichiarazioni dell’ambasciatrice Usa all’Onu Linda Thomas-Greenfield, dopo il voto del Consiglio di Sicurezza. “Gli Usa aiuteranno ad assicurare che Israele rispetti i suoi obblighi, nel caso Hamas accetti l’accordo. Riaffermiamo anche l’impegno alla visione dei due Stati”.
La strategia di Sinwar: “I morti civili, sacrifici necessari” – Inserendosi in questo contesto di pressioni statunitensi, il Wall Street Journal ha pubblicato martedì un’esclusiva sui messaggi che il leader di Hamas nella Striscia di Gaza, Yahya Sinwar, avrebbe inviato ai mediatori di Egitto e Qatar, che illustrerebbero un calcolo cinico sul conflitto in corso a Gaza che allontana la prospettiva del cessate il fuoco. Secondo il leader, le numerose vittime civili palestinesi della guerra sarebbero “sacrifici necessari” per garantire la sopravvivenza dell’organizzazione islamista.
Alcuni dei pensieri di Sinwar citati nell’articolo del quotidiano newyorkese non sono inediti e sono già stati pubblicati da media internazionali o nei comunicati della stessa Hamas. Il primo è la famosa frase rivolta ai leader dell’organizzazione che si trovano in Qatar: “Abbiamo gi israeliani esattamente dove li vogliamo”. Un altro pensiero suona così: “Finché i combattenti saranno ancora in piedi e non avremo perso la guerra, i negoziati dovrebbero essere immediatamente interrotti. Abbiamo le capacità per continuare a combattere per mesi”. Sinwar avrebbe anche fatto un parallelismo tra il conflitto di Gaza e quello dell’Algeria per l’indipendenza dalla Francia, dove sono morte centinaia di migliaia di persone: “Questi sono sacrifici necessari”.
La corrispondenza dimostrerebbe come, secondo Sinwar, prolungare i combattimenti e aumentare il numero dei palestinesi uccisi vada a vantaggio di Hamas e della sua sopravvivenza, ma anche, scrive il Wall Street Journal, che la vera volontà del gruppo islamista sia ritardare l’accordo sugli ostaggi e sul cessate il fuoco.
Bombardamenti a Gaza city e al confine nord – Almeno otto persone sono state uccise, la maggior parte sono bambini, e diverse ferite in un attacco israeliano contro un appartamento residenziale a Gaza City, secondo informazioni dei media locali. Le forze israeliane hanno bombardato anche una casa nel quartiere Sheikh Radwan, uccidendo almeno una persona. Lo riferisce l’agenzia di stampa Wafa.
L’Idf ha confermato la morte di quattro suoi soldati a Rafah ieri, in un edificio imbottito di esplosivo usato come trappola da Hamas. Sette militari sono rimasti feriti. Un comandante di Hamas ieri è stato ucciso in alcuni scontri a fuoco in Cisgiordania. Nella notte, gli aerei israeliani hanno colpito un importante complesso del gruppo paramilitare sciita di Hezbollah, nella città di Baalbek a nord del Libano. Secondo l’Idf, la struttura apparteneva all’unità 4400, che gestisce il transito delle armi.
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