Europarlamento, il destino di Ciocca adesso è in mano a Vannacci e Salvini
PAVIA. Chi conosce Angelo Ciocca lo descrive come una persona delusa, ma che ha voglia di lottare. «Dentro la Lega hanno fatto di tutto per metterlo in difficoltà», dice una persona molto vicina all’europarlamentare uscente. Lui da ieri mattina è irrintracciabile: dopo la conferenza stampa di metà mattina di Salvini ha fatto trapelare un messaggino: «Aspettiamo fiduciosi». Ma cerchiamo di spiegare cosa potrebbe succedere nei prossimi giorni o, forse, nelle prossime settimane.
Partita a scacchi
Da ieri è iniziata una partita a scacchi. Da una parte del tavolo c’è Angelo Ciocca, che come spesso fa, gioca da solista. Dall’altra il generale e il “capitano”, ossia, Roberto Vannacci e Matteo Salvini. A loro due spetta prendere una decisione: visto che Vannacci è stato eletto in quattro collegi (Nord ovest, Nord-est, Centro e Sud Italia) dovrà optare per uno dei quattro seggi.
Il nord ovest
Vannacci, come era prevedibile, nelle quattro regioni Lombardia-Piemonte-Valle d’Aosta e Liguria ha soverchiato tutti con 186.609 preferenze. Alle sue spalle due donne: Silvia Sardone 75.004 voti e Isabella Tovaglieri (39.948 preferenze). In quarta posizione c’è Angelo Ciocca con 38.740 voti. Ora, se il generale optasse per uno degli altri collegi, Angelo Ciocca si confermerebbe europarlamentare, se Vannacci scegliesse il Nord-ovest, no. Cinque anni fa - in un contesto con la Lega al 40% - Ciocca aveva ottenuto 89mila preferenze e aveva sopravanzato sia Sardone, sia Tovaglieri.
Tempi lunghi
Chi si aspetta una decisione in tempi brevi, è destinato a rimanere deluso. La seduta di insediamento del nuovo Parlamento europeo è fissata dal 16 al 19 luglio. Prima di quella data si conoscerà l’intera compagine dei 76 rappresentanti italiani, c’è comunque parecchio tempo.
Le indiscrezioni
La domanda che tutti si pongono è una: chi deciderà se Angelo Ciocca potrà tornare all’Europarlamento o no? Formalmente la decisione sta in capo al generale Vannacci. Quest’ultimo ha ripetutamente sottolineato di essere un indipendente candidato nella lista del Carroccio, quindi potrebbe far valere tutta la sua autonomia. Tra l’altro si dice che il militare avrebbe interpretato il risultato elettorale come un punto di partenza, non un finale di carriera. C’è addirittura chi parla di un nuovo partito che Roberto Vannacci avrebbe in mente di far nascere con la collaborazione di un drappello di leghisti della prima ora delusi dalla gestione salviniana del partito.
A sintetizzare l’intricata vicenda è la voce dell’entourage di Ciocca: «Direi che la decisione sulle sorti di Ciocca siano, in realtà, nelle mani di Salvini che, come abbiamo visto, ha fatto di tutto per ostacolare l’Europarlamentare di San Genesio. Gli ha messo contro due donne ben appoggiate da Milano e Varese e, da ultimo, ha voluto candidare l’assessora regionale di Voghera Elena Lucchini. Quindi, la decisione sarà presa, ma molto probabilmente faranno sì che Vannacci opti per il seggio del Nord ovest, e addio seggio di Angelo Ciocca a Strasburgo».