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Июнь
2024

Manuel, ultimo saluto con la lettera d’addio di mamma e sorella

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VIGEVANO. La lettera d’addio della mamma e della sorella, rose bianche e azzurre sul feretro, sul quale è stato appoggiate anche il casco e gli occhiali per andare in moto: lunedì mattina, nella chiesa della Natività di Maria, in località Fogliano, oltre a mamma Monica, papà Stefano e alla sorella Rebecca, c’erano anche tante persone. Da quelle più care alle decine di amici, radunati in quella piccola chiesetta in fondo alla campagna vigevanese. Un’atmosfera di dolore, ma anche di ricerca di una via d’uscita alla disperazione. «Ho scelto di salutare Manuel qui fuori – ha detto don Luca Pedroli – non soltanto perché siamo davvero tanti, e questa è la testimonianza più bella di quanto Manuel abbia voluto bene e si è fatto volere bene. Ho fatto questa scelta perché io volevo che si vedesse in qualche modo il cielo, che è quello che attende tutti noi. Ora Manuel sta già “camminando” lassù nel cielo, ma sempre rimanendo vicino a noi».

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Manuel aveva 19 anni e domenica scorsa stava tornando a casa con la sua Kawasaki Z800 dopo aver partecipato al torneo benefico di calcio “Gianluca Di Candia” ad Abbiategrasso. In fondo a viale Sforza, però, il ragazzo potrebbe aver perso il controllo del mezzo: in quel punto la strada, che porta appunto fuori Abbiategrasso, fa una curva con una certa pendenza. Un tratto, quindi, con un possibile rischio per chi lo percorre. Lì Manuel è uscito di strada e per lui non c'è stato niente da fare.

L’allarme per la sua scomparsa è stato dato all'indomani dalla madre che non lo ha visto tornare a casa. E proprio di questo hanno voluto parlare la mamma e la sorella.

Insieme a don Luca, ieri mattina, c’era anche don Massimo Fusari di Abbiategrasso, città in cui la famiglia ha diversi legami.

La lettera

«Ed eccoci qua – hanno scritto mamma Monica e la sorella Rebecca nella lettera dedicata a Manuel – sai qual è il lavoro più difficile? Essere genitori. Perché sei sempre pieno di paura. Io posso solo dire di essere fiera di te. Non smetti mai di stupirmi, sei un ragazzo meraviglioso ed ho sempre sperato di vivere abbastanza per vederti diventare uomo. Ma mi ha fregato, te ne sei andato così. Nonostante tutte le mie raccomandazioni, le mie paure per cercare di metterti in guardia, non sono non sono serviti a nulla. Quella moto che hai tanto voluto. Io non riesco ad immaginare la nostra vita senza di te. Io e Rebecca, ma so che tu per primo sarai sempre qui a vegliare su di noi e a prenderci in giro. Con tutto l'amore che noi continueremo a darti, ciao amore».

Al termine della cerimonia gli amici hanno fatto volare in cielo decine di palloncini bianchi. Quel cielo evocato dal parroco a cui tutti i partecipanti alle esequie hanno rivolto lo sguardo sperando di incrociare nel cuore di ciascuno quello di Manuel. —

Selvaggia Bovani




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