La furia del temporale a Udine: alberi caduti, auto in sosta schiacciate e danni anche all’ospedale
UDINE. Raffiche di vento e pioggia battente, alberi abbattuti con edifici, auto e aeree pubbliche danneggiate. È quello che si è lasciato alle spalle il forte temporale che si è abbattuto a Udine e su parte del Friuli dalle 20 di lunedì 10 giugno.
Una situazione meteo che nel capoluogo friulano ha causato danni ingenti, in particolare nella zona di Chiavris e del parco Brun, chiuso per motivi di sicurezza già nella tarda serata visti i ripetuti schianti di alberi. Notevoli i disagi anche nella zona dell’ospedale, con il Padiglione 10 della struttura sanitaria che ha registrato il danneggiamento di ringhiere e accessi, sempre a causa della caduta di alcuni alberi.
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Numerosi gli interventi di vigili del fuoco e Protezione civile anche nei territori di San Daniele, Codroipo, Tarcento, Tavagnacco, Coseano, Pozzuolo e nel pordenonese.
Vigili del fuoco e Protezione civile regionale al lavoro
Complessivamente almeno 250 gli interventi di soccorso tecnico urgente, riconducibili al maltempo, svolti dai pompieri del Friuli Venezia Giulia nelle ultime 24 ore. Di questi, 134 sono stati effettuati nel territorio del comando di Udine, 60 in quello del comando di Trieste, 50 a Pordenone e 6 a Gorizia.
Nella mattinata di martedì 11 giugno la situazione è rientrata nella normalità in quasi tutti i comandi della regione, non a quello di Udine dove risultavano ancora in attesa una quarantina di richieste di intervento a causa dei danni provocati dal maltempo.
Il temporale a Udine
Il maltempo, iniziato nel tardo pomeriggio di lunedì 10 giugno e proseguito per tutta la notte successiva, ha causato molti disagi in città. Molti gli alberi caduti, sferzati dal vento, e finiti su recinzioni, strade e cortili. Sono centinaia le richieste che stanno gestendo vigili del fuoco e protezione civile.
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Nella zona tra viale Vat e via Monte Ortigara, in Chiavris, sono stati sradicati nove grossi alberi, quattro dei quali all’interno del parco Brun. Uno di questi, in particolare, è finito contro la recinzione del giardino del nido integrato e scuola dell’infanzia San Marco. Altri due grandi piante sono cadute nel cortile interni dei condomini Ater di via Monte Ortigara e altri tre in viale Vat.
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Il sindaco Alberto Felice De Toni, accompagnato dall’assessore Andrea Zini, con deleghe alla Pianificazione territoriale, Edilizia privata, Politiche abitative per l’Edilizia sociale e Protezione civile, ha compiunto un sopralluogo nel parco e nelle vie limitrofe per verificare di persona la situazione.
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Le squadre di intervento hanno dato priorità alla rimozione degli alberi che si trovavano sulle carreggiate, cercando in questo modo di limitare i disagi alla circolazione. Il parco Brun è stato temporaneamente chiuso e successivamente si procederà alla rimozione e allo smaltimento degli alberi sradicati.
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Un altro albero, in viale Trieste, piombato sulla strada, è stato rimosso nella notte dai vigili del fuoco. Altri ne sono caduti nei vialetti dell’ospedale Santa Maria della Misericordia, in via Renati, in viale Ledra. Contemporaneamente alla rimozione degli alberi divelti, le squadre di intervento procedono a togliere i rami considerati pericolanti.
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Numerosi disagi sono stati registrati anche in via Cividale, dove l’acqua non è defluita a causa delle caditoie ostruite. Il problema, spiegano residenti e commercianti, dipende dal fatto che «le magnolie non vengono potate con regolarità – spiega Giancarlo Timballo, titolare dell’omonima gelateria – e le foglie finiscono per intasare le caditoie.
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Lunedì sera commercianti e residenti hanno dovuto pulirle perché la strada si era trasformata in un fiume. Ma non basta, serve un intervento costante da parte del Comune. Lo abbiamo già chiesto al sindaco De Toni e prima di lui a Fontanini, ma finora siamo rimasti inascoltati». «I tombini erano pieni – rincara la dose Mattia Serratore di Foto Max – abbiamo rischiato che l’acqua ci entrasse in negozio. A causa del passaggio delle auto si formavano delle onde che abbiamo bloccato a fatica. Alle 22.30 siamo dovuti scendere noi a pulire perché i tombini non trattenevano l’acqua, era come se non ci fossero a causa della sporcizia. L’ultima potatura risale a sette anni fa, con l’amministrazione Honsell».
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Al momento i vigili del fuoco sono impegnati, in tutta la provincia, con squadre di Udine e volontari di San Daniele e Codroipo. È in arrivo una squadra di supporto da Trieste e un’autoscala da Treviso. Al momento sono un’ottantina gli interventi – per la gran parte dovuti ad alberi caduti o pericolanti – portati a termine, altri 60 sono ancora da gestire e ancora un’altra sessantina sono quelli da verificare.