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Июнь
2024

Ciclone Petri a Campoformido, il sindaco uscente Furlani staccata da oltre mille voti: come sarà il nuovo consiglio

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«C’era fiducia, ma davvero non mi aspettavo un successo di queste proporzioni». Sono da poco passate le 17 quando Massimiliano Petri può già rompere gli indugi: il risultato, sia pure ufficioso, non può lasciare del resto nessun dubbio, visto il distacco di oltre mille voti che separa il nuovo sindaco di Campoformido da quella uscente, Erika Furlani.

Il 43enne imprenditore di Villa Primavera, rappresentante regionale dei giovani artigiani di Cna, ha raccolto il 63,5% delle preferenze, quasi i due terzi dell’elettorato. Merito dell’ampiezza e della trasversalità della coalizione che l’ha sostenuto? «Sì, credo che questa composizione trasversale – dichiara Petri – sia stata un fattore vincente, così come il fatto di essere espressione di un progetto partito dal basso, costruito assieme alla comunità, a tante persone come me impegnate nell’associazionismo. Questa è la vittoria di tutti, dei nostri 54 candidati e di tutti coloro che hanno sostenuto questo progetto».

Decisiva in termini di consensi, grazie a un ventaglio di civiche espressione sia del centrodestra che del centrosinistra locale, con la Lega come unica forza politica a sostenere Furlani, l’eterogeneità delle forze schieratesi a sostegno dello sfidante potrebbe forse trasformarsi in un problema in sede di azione amministrativa, a partire dalle scelte sulla composizione della Giunta. «Troppo eterogenei? Abbiamo lavorato molto sul programma – dichiara il nuovo sindaco di Campoformido – e se restiamo ancorati a quello, non credo che ci saranno rischi di questo tipo. Uno dei ruoli fondamentali del sindaco, del resto, è proprio quello di fare andare d’accordo le persone che compongono la sua squadra».

Squadra nella quale, peraltro, la cordata più rappresentata dovrebbe proprio essere quella più direttamente legata al sindaco: Impegno per Campoformido – Petri sindaco ha infatti vinto la competizione interna alla coalizione. Al secondo posto Uniti per il Comune, la lista dove va sottolineato il successo personale di Paolo Fontanini, primo per distacco come preferenze tra i candidati al consiglio, al terzo Progetto comune, la civica di centrosinistra guidata dall’ex sindaca Monica Bertolini, e Promessa per Campoformido, che non porterà in Consiglio Brunella Micelli, ex assessore della giunta Furlani, ma Marco Nistri. Quattro dei 10 seggi spettanti alla maggioranza vanno a Impegno, seguito da Uniti con 3, Progetto con 2 e Promessa con 1.

Quanto alle ragioni di un distacco così ampio rispetto alla sfidante, Petri non crede che abbiano pesato le differenze tra i programmi delle due coalizioni. Programmi abbastanza allineati su grandi temi come quello della tangenziale sud. «Se si guarda alle esigenze della comunità e del territorio – commenta il neosindaco – non credo che ci possano essere grandi divergenze e mi auguro, piuttosto, che sulle scelte fondamentali si possa trovare anche la collaborazione dell’opposizione. Per quanto riguarda il distacco, penso che abbia pesato una diversità di approccio, una maggiore capacità di ascolto della comunità».

Sull’altro fronte, la sconfitta è l’epilogo di una corsa partita subito in salita, segnata da fughe pesanti come quelle dell’ex assessore Adriano Stocco, che solo in extremis ha rinunciato a correre da candidato sindaco, e della già citata Brunella Micelli. Il buon risultato locale della Lega e del suo capolista, il vicesindaco uscente Christian Romanini, primo per preferenze tra i candidati della coalizione sconfitta e terzo assoluto dopo i già citati Fontanini e Nistri, e quello discreto della lista del sindaco leniscono appena le ferite.

Tra i componenti della Giunta uscente eletti in Consiglio, oltre a quello di Furlani e Romanini, spicca anche il nome di Oscar Olivo, volto storico dell’autonomismo locale, primo tra i votati nella lista della ex sindaca. Se le uscite dalla maggioranza hanno sicuramente inciso sul risultato, Furlani non ha alcuna voglia di entrare in argomento.

Scarsissima anche la voglia di parlare, di commentare un risultato che evidentemente ha lasciato il segno, anche per le sue proporzioni così vistose: «Ringrazio tutta la mia squadra e tutti i cittadini che ci hanno accordato la loro fiducia, non è bastato. Scriva questo, non altro».

Il consiglio
Dieci seggi in consiglio comunale per la coalizione di maggioranza, sei all’opposizione. Entrano in consiglio per la maggioranza Gianni Londero, Gaetano Di Rienzo, Barbara Bacchetti ed Elena Micelli con “Impegno per Campoformido”; Paolo Fontanini, Anna Tosolini e Alice Vitorio per “Uniti per il Comune”; Monica Bertolini e Davide Zuliani per “Progetto Comune”, e Marco Nistri per “Promessa per Campoformido”. Per le opposizioni, oltre a Erika Furlani, entrano Cristian Romanini, Chiara Damiani e Giovanna Pangia per la Lega, Oscar Olivo e Sabrina Drigani per la lista “Erika Furlani sindaco”.




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