Rivignano, una sola lista contro quattro: nel feudo di Fratelli d’Italia a sorpresa vince Mattiussi

RIVIGNANO TEOR. Inaspettata quanto bella. Una vittoria che non era attesa, una vittoria «paragonabile alla Coppa del mondo». Fabrizio Mattiussi e la sua squadra di 16 candidati hanno vinto (con il 53,52% delle preferenze) contro lo “squadrone” delle quattro liste (Fratelli d’Italia, Lega e due civiche) del collega assessore Massimo Tonizzo. Una vittoria spiazzante.

Sì proprio qui, a Rivignano Teor dove il partito della Meloni alle Europee ha superato il 44% dei voti. Qui, nel “feudo” del vicegovernatore della Regione Mario Anzil (FdI), di cui Tonizzo è stato braccio destro in giunta, che da sindaco aveva guidato Rivignano alla fusione, con Teor, proprio assieme a Mattiussi che ne era il primo cittadino (e poi diventò il suo vice nel nuovo Comune).

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Pensava di giocarsela, questo sì Mattiussi. Da capogruppo della Lega si era staccato dalla maggioranza. L’avevano seguito altri due assessori: Sara Bettuzzi (la più votata, con 223 preferenze) e Giovanni D’Orlando (142 voti). E aveva deciso di mettere in campo l’esperienza. «A vincere è stato il gioco di squadra – ha dichiarato –. Una squadra che ha saputo coinvolgere le persone e far crescere i consensi portando avanti una campagna elettorale con sobrietà, senza cogliere le provocazioni di chi ci dava per spacciati già in partenza, mantenendo una condotta che doveva essere d’esempio per una comunità che è sempre stata coesa».

Una vittoria che per Mattiussi nasce da lontano «da un percorso cominciato trent’anni fa come amministratore». Teor che si è unita attorno al suo ex sindaco e l’ha sostenuto «ma anche nelle altre sezioni siamo riusciti a imporci». Accetta il voto l’ex assessore Massimo Tonizzo. E poi si ragionerà sul voto che ha visto azzerare la presenza della Lega in consiglio. «Accetto il risultato – dichiara – e auguro buon lavoro alla nuova amministrazione. Il voto è stato netto e Rivignano Teor ha dato un segnale».