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Июнь
2024

Sinner torna a casa da n. 1: “A Sesto c’è tutta la mia infanzia”-

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Il giorno più bello, quello in cui si torna a casa per essere celebrati e festeggiati. La quiete rotta dalla “Sinnermania”: a Sesto Pusteria questo martedì è un giorno di grande festa e il merito è di un ragazzo capace di partire dalla Val Pusteria e di raggiungere la vetta del ranking ATP a soli 22 anni. “Bentornato Jannik” è il cartello più gettonato che da questa mattina campeggia nelle vetrine dei negozi principali di Sesto. Jannik Sinner è tornato a casa e lo ha fatto col sorriso sulle labbra e il solito fare di gran campione “gentleman” apprezzato in tutto il mondo.

L’emozione e la gioia si mescolano tra loro in Alta Val Pusteria dove il campione azzurro è arrivato intorno alle 14 di oggi. Una tragedia riguardante una famiglia del posto aveva impedito a questa comunità di festeggiare a febbraio il primo successo Slam in carriera dell’altoatesino. Oggi Sesto ha accolto Jannik con un evento con una scaletta molto ristretta. 

L’arrivo di Jannik è stato estremamente puntuale: alle 14.00 in carrozza ha raggiunto il Municipio dove, alle 14.04, ha firmato il libro d’onore del Comune assieme al sindaco di Sesto, Thomas Summerer e il presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher. Centinaia i tifosi giunti in Alto Adige per celebrare questo straordinario traguardo.


“Sono molto contento di essere qui. Tutta la mia infanzia è qua a Sesto. Di quando ero piccolo ricordo le giornate passate a giocare in paese con i miei amici”, queste le prime parole di Jannik pronunciate nell’originale in tedesco. E poi ancora una battuta: “Io è meglio che non suoni e non balli”, in riferimento alla presenza della banda musicale.

Il n. 1 del mondo ha parlato del suo rapporto con i giovani, della sua volontà di aiutarli a crescere e di essere un buon esempio per loro. “Mi rende felice poter aiutare questi giovani ragazzini che incontrerò dopo a cullare il sogno che ho avuto anch’io, quello di diventare il numero uno del mondo“. “Il libro d’oro firmato da Sinner? All’interno c’è scritto che Jannik, cresciuto a Sesto, è venuto a farci visita da numero uno al mondo”, ha dichiarato il sindaco Thomas Summerer. Da applausi il momento Jannik in cui ha retto l’ombrello per chi gli stava attorno (tra cui il presidente Kompatscher), per ripararli dalla pioggia, unico “neo” di una giornata meravigliosa.

Sinner aveva fatto questo gesto anche a “Indian Wells”, quando aveva retto l’ombrello in favore di una raccattapalle durante uno scroscio di pioggia. La ragazza lo aveva ringraziato dicendogli che era “onorata” di fare la raccattapalle nei suoi incontri.


Prima dell’evento ufficiale in Municipio, Sinner si era fermato per un saluto alla Stazione Carabinieri di Sesto, suo paese natale
“Complimenti, campione”, i ringraziamenti dell’Arma dei Carabinieri.

Infine, la visita a “Tennishalle”, l’impianto dove lui è cresciuto per incontrare i giovani giocatori dei tennis club dell’Alta Val Pusteria. Dal piccolo paesino nelle Dolomiti alla vetta del ranking ATP: il mito di Sinner non ha confini, ma oggi ha ritrovato e consolidato il legame con le sue origini.




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