CADE UN RECORD STORICO! Alessandro Sibilio fa meglio di Fabrizio Mori ed è magnifico argento nei 400 hs agli Europei
Uno dei record italiani più belli, affascinanti, cari e iconici dell’atletica leggera è crollato nella notte di Roma. Fabrizio Mori, sei stato leggendario con il 47.54 con cui vincesti la medaglia d’argento ai Mondiali 2001. Alessandro Sibilio, benvenuto tra i grandi della danza tra le barriere. Il napoletano ha battuto il primato nazionale dei 400 ostacoli che il livornese siglò 23 anni fa a Edmonton, quando salì nuovamente sul podio iridato dopo l’apoteosi di due anni prima a Siviglia.
Il 25enne ha conquistato la medaglia d’argento agli Europei, correndo un sensazionale 47.50 sulla pista dello Stadio Olimpico di Roma: in una sola occasione ha migliorato di 43 centesimi il suo vecchio personale, risalente a tre anni fa in occasione della semifinale delle Olimpiadi di Tokyo 2020 (quel 47.93 gli servì per accedere all’atto conclusivo dei Giochi). Il crono odierno proietta l’allievo di Gianpaolo Ciappa in una nuova dimensione, facendo capire che tra meno di due mesi si potrà lottare per un traguardo di lusso alle Olimpiadi di Parigi 2024.
Alessandro Sibilio si lascia alle spalle i tanti infortuni degli ultimi due anni e dimentica i molteplici inciampi che gli hanno impedito di esplodere definitivamente già prima di oggi. Stasera ha finalmente raccolto quello che un talento del suo calibro merita senza ombra di dubbio. Con ampi margini di miglioramento e con potenzialità sconfinate, per sognare ancora più in grande nel prossimo futuro.
L’azzurro ha avuto un buon tempo di reazione (0.174) ed è partito in maniera accorta, ha poi intensificato l’azione a metà gara, ha imboccato bene l’ultima curva e sul rettilineo ha addirittura recuperato un paio di decimi a sua maestà Karsten Warholm. Il fuoriclasse norvegese, primatista mondiale con 45.94, Campione Olimpico a Tokyo 2020 e tre volte Campione del Mondo, ha rispettato il pronostico della vigilia e ha trionfato con il tempo di 46.98 (record dei campionati), mettendo le mani sul terzo titolo continentale consecutivo. Bronzo al collo dello svedese Carl Bengtstroem (47.94, record nazionale).