Ivrea, per la libreria antiquaria di Mazzola una nuova sede in piazza di Città
foto da Quotidiani locali
Ivrea
L’inaugurazione ufficiale si è svolta nel pomeriggio dello scorso sabato 8, ma la nuova sede della Libreria antiquaria Mazzola, in piazza di Città, nei locali che ospitarono la rinomata Cappelleria Clerico e, in anni più recenti, Oggetti Argenti, aveva già sollevato le saracinesche una settimana prima, nei giorni della Grande invasione, riscuotendo un successo straordinario.
Eliminati i vetri lavorati e opachi che facevano da sfondo alle vetrine, la libreria è apparsa ai passanti in tutta la bellezza dei suoi interni, rivelando ai passanti libri, stampe e mirabilia eporediesi e canavesane d’antan. «È la libreria che ho sempre sognato di avere - racconta, soddisfatto e giustamente orgoglioso, Mazzola -. Appena ho saputo che si sarebbero liberati questi locali, non ho avuto esitazione a prenderli subito in affitto. Gli arredi originali erano stati venduti e ho provveduto personalmente a realizzare i nuovi. Nei giorni scorsi, molte persone sono entrate a congratularsi e a farmi i loro complimenti, oltre ovviamente ai tanti clienti vecchi e nuovi che si sono riversati numerosi all’interno».
La Libreria Mazzola, in effetti, è l’attività giusta nel posto giusto: un negozio elegante e un richiamo alla cultura nella piazza del Comune, la più centrale della città, dove da tempo mancavano realtà commerciali di questa portata anche estetica. Rilevata nel 2006 la Libreria Antiquaria del compianto Raffaele Sitzia, in via Quattro Martiri, Mazzola aveva trasferito l’attività in alcuni locali di sua proprietà, nella stessa via, poi ampliati con la creazione di una suggestiva e visitatissima galleria ricca di ben tre vetrine, ma solo ora, nelle belle e accoglienti sale di piazza di Città, i libri antichi e le collezioni personali di Raimondo hanno trovato la collocazione ideale, quasi disposte a comporre un piccolo godibilissimo museo. Mazzola indica alcune delle “perle” attualmente esposte, tra le quali l’Album-ricordo dell’inaugurazione della linea ferroviaria Ivrea-Aosta, effettuata il 4 luglio 1886: «Un album bellissimo, -illustra- pubblicato a Torino, in quello stesso anno, dal libraio-editore Casanova e contenente anche la carta del tracciato dell’intera linea che, curiosamente, ha uno sviluppo a elle, come se dovesse riportare anche fisicamente il percorso. Si tratta di un documento molto raro, recante anche, tra l’altro le firme autografe di disegnatore e stampatore».
Non solo libri e stampe, però: tra gli oggetti esposti da Mazzola, anche la collezione di macchine per scrivere e documenti olivettiani, tra i quali la lettera che, nel febbraio 1902, Camillo Olivetti scrisse al suo più stretto collaboratore e uomo di fiducia, Domenico Burzio, per accompagnare un dono di nozze da parte sua e della moglie. O, ancora, la statua di un pensoso Pierrot seduto accanto al proprio mandolino, opera rarissima, datata 1815, di Giuseppe Mariani, titolare, nell’Ottocento, della scuola d’arte omonima, nonché primo fotografo con studio in Ivrea. Una Libreria antiquaria ancora più centrale, dove entrare anche solo per una visita, certi che si troverà sempre qualcosa di interessante, per se stessi o da regalare. Franco Farnè