Go!Games a Gorizia, corse dei sacchi e carriole assegnano la vittoria alla squadra di Lucinico
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foto da Quotidiani locali
GORIZIA La riga numero uno dell’albo doro dei Go!Games dice Lucinico. È stato infatti il borgo goriziano ad aggiudicarsi la prima edizione della manifestazione transfrontaliera che, trent’anni esatti dopo l’ultima volta ha rispolverato la tradizione del palio dei borghi goriziani, allargandola oltreconfine nel pieno spirito di Go! 2025.
Poi San Rocco-Sant’Anna al secondo posto e Nova Gorica-Šempeter al terzo, anche se il podio in fondo non è l’aspetto più importante, di fronte al simbolismo che l’evento porta con sé e ai sorrisi (tanti, tantissimi) che hanno animato l’intero pomeriggio dalle parti del parco Baiamonti.
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Tutti ci hanno messo del loro – erano circa 200 i partecipanti e poi c’era la robusta squadra dell’organizzazione – e la prima esperienza sarà in ogni caso ricordata come una festa. A partire dall’inizio, dal raduno in piazza Vittoria sotto un sole bollente che invitava i più a trovare ristoro (o magari le energie giuste per la sfida?) in una birra fresca o uno spritz. Un po’ alla volta sono arrivati tutti o quasi, ed è andato componendosi il variegato arcobaleno di magliette colorate.
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E allora ecco il verde chiaro di San Rocco – Sant’Anna che giocava “in casa” al Baiamonti e il verde scuro di Šempeter, il giallo di Piedimonte e l’arancio di Nova Gorica, il celeste di Montesanto, Piazzutta e Straccis e il rosso fuoco di Sant’Andrea. Ancora, antracite per Lucinico, blu intenso per la Madonnina, vinaccia per Piuma, San Mauro e Oslavia e beige per Rožna Dolina, non troppo differente dal panna scelto per il Centro cittadino di Gorizia. E infine il colore simbolo della Capitale, il verde Isonzo della squadra del Gect Go.
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Tutti a sfilare per il centro storico fino al parco, seguendo il suono ritmato dei tamburi del gruppo Street Drums Go, e poi l’attesa durante i saluti delle autorità mentre gli ambiti trofei luccicavano in bella mostra sotto un gazebo. Gli ultimi scherzi tra amici e parenti che però sono pure avversari, e poi via, ognuno per il proprio team.
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Quello del centro città assomigliava quasi ad una giunta comunale, schierando assieme la vicesindaco Chiara Gatta, Silvana Romano e Sarah Filisetti. La sfida a colpi di falce tra i tre sindaci (che stile il primo cittadino di Šempeter Turk) è stata solo l’aperitivo, poi nel parco si sono susseguiti senza sosta corse con i sacchi e giochi con i cerchi, percorsi con le carriole e tornei d’abilità, mentre un manipolo di concorrenti in rappresentanza di tutte le squadre aveva già lasciato San Rocco per avventurarsi a piedi o in bicicletta nel territorio transfrontaliero per la gara forse più importante e premiante: la caccia al tesoro tra cultura, storia e curiosità.
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Lungo un percorso di sette chilometri c’erano da individuare i più importanti siti storici delle tre città gemelle, e da risolvere i quesiti e gli enigmi predisposti dal presidente del Centro Tradizioni di San Rocco Vanni Feresin. Mica una passeggiata.
Poi di volata, di nuovo al Baiamonti, per il gran finale e, a premiazioni avvenute, gustarsi sul maxischermo l’esordio dell’Italia a Euro 2024.