Il Ciac di Valperga crea posti di lavoro nel turismo con Progetto Canavese
VALPERGA
Passato, presente e futuro si incrociano nella sede di Valperga del Ciac intitolata a Pietro Cinotto, dove un tempo c’era una fabbrica, vicina alla ferrovia. Ora è una scuola che forma meccanici, meccatronici, elettricisti, estetiste: gente pratica, che entrerà subito nel mondo del lavoro. Da quest’anno con una conoscenza in più. Quella turistica legata alla storia del Canavese indagata a 360° dai suoi confini geografici, alle sua cultura d’impresa, passando per i paesi, l’ambiente, i castelli, ed i suoi personaggi più illustri, che hanno lasciato un’impronta profonda.
Il “progetto Canavese”, affidato ai docenti Gianluca Fazio e Lidia Cagnasso, è una felice intuizione che s’inserisce in un vuoto sottolineato più volte da ricerche svolte da Confindustria Canavese: la mancanza di un’identità, di una destinazione Canavese, capace di dare valore e di esercitare una maggiore capacità di attrazione in termini di sviluppo economico, in primis nel comparto turistico. L’obiettivo del primo ciclo del progetto ha avuto una valenza pratica: trasformare alcuni studenti delle classi seconde in ciceroni capaci di fare da guide nella scoperta di luoghi iconici del Canavese, come i suoi castelli. Quello di Valperga ha fatto da cornice alla messa a terra del progetto: lo scorso venerdì i ragazzi hanno fatto da guida agli invitati della festa di fine anno raccontando la storia del maniero, dei suoi saloni affrescati, della torre del ‘500. Alla fine del pomeriggio le studentesse dei corsi di benessere hanno suggellato l’evento sfilando sulla scalinata del castello: indossavano costumi medievali, mentre uno studio fatto nelle classi, ha permesso la realizzazione di acconciature, tipiche di quel periodo.
«Le lezioni, – spiega Fazio - sono cominciate all’inizio dell’anno e hanno interessato quattro classi. Lezioni che spesso si sono incrociate con collegamenti tra le vicende del Canavese e quelle delle antiche civiltà. Così nel caso delle vie d’acqua, vitali per lo sviluppo prima dell’agricoltura e poi delle prime manifatture, nelle rivolte in epoca medioevale che in Canavese hanno visto il fenomeno del “tuchinaggio”, fatto rivivere anche durante lo storico carnevale di Ivrea, la religiosità, con la via Francigena di Sigerico, la nascita della scienza moderna, da Galileo Galilei al generale Luigi Broglio, considerato il padre dell’aereospazio, originario di Borgofranco d’Ivrea, a cui si deve la realizzazione del primo satellite Italiano e la nascita della collaborazione tra l’Italia e la Nasa, l’agenzia spaziale degli Stati uniti. Per finire con uno sguardo sulla cultura d’impresa: dalla rivoluzione industriale nell’800 al tessuto della piccola e media impresa che in Canavese vede 2.013 aziende con circa 25mila addetti.