Percorsi a ostacoli sui marciapiedi. Il Comune di Belluno al lavoro sull’accessibilità
La metà dei marciapiedi della città non è accessibile alle persone con disabilità. Mancano gli scivoli per attraversare la strada in sicurezza, l’asfalto è rovinato, le radici degli alberi lo hanno spaccato in più punti creando buche e asperità difficili da superare quando ci si muove su una sedia a rotelle o si hanno difficoltà a camminare. Il Comune corre ai ripari.
L’accessibilità è un tema prioritario per l’amministrazione del sindaco Oscar De Pellegrin, che qualche giorno fa ha affidato l’incarico per la redazione del Peba, il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche.
L’avviso pubblico per la ricerca di professionisti era stato approvato a marzo dell’anno scorso. Sono arrivate ventisei candidature e l’incarico è stato affidato al Raggruppamento temporaneo Mrm Plus – Miotello Malgaretto Malaspina con sede a Cervarese Santa Corce (Padova). Saranno all’opera il dottore in pianificazione territoriale Michele Miotello e gli urbanisti Sara Malgaretto e Gianluca Malaspina, che avranno 240 giorni di tempo per depositare il Peba a Palazzo Rosso.
Il Comune di Belluno non ha il Peba, che però è obbligatorio: la legge 41/86 impone ad ogni Comune e Provincia di dotarsi di questo strumento, che deve contenere l’analisi dell’accessibilità degli spazi e degli edifici pubblici e ad uso pubblico e individuare le proposte progettuali per risolvere le criticità. Sarà, quindi, una fotografia della situazione esistente, e degli interventi necessari per risolvere le problematiche.
Serviranno soldi, e non pochi. Il sindaco ne è consapevole: «Siamo alla ricerca di finanziamenti, bandi europei e nazionali», premette De Pellegrin. «Una volta ricevuto il Piano dai professionisti, consulteremo anche le associazioni».
L’urgenza è sistemare i marciapiedi. «Più della metà non è accessibile», continua il sindaco. Dal centro alle frazioni, i lavori da fare sono numerosi, i soldi da spendere molti. «Agiremo con metodo. Il Peba serve proprio a questo, a delineare la situazione e a indicare gli interventi con un ordine di priorità», prosegue. «Ma sul fronte dell’abbattimento barriere architettoniche ci stiamo muovendo da tempo».
In tutti i cantieri che sono stati avviati in questi due anni si è cercato di inserire anche interventi per migliorare l’accessibilità. Un esempio è il palazzo urbanistica, dove a breve inizieranno importanti lavori. «Anche piazza Castello, completati i lavori di riqualificazione urbana, sarà completamente accessibile», spiega De Pellegrin, «l’Auditorium avrà un ascensore che consentirà a tutti di poter raggiungere i piani superiori».
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Palazzo Migliorini
È il palazzo che ospita gli uffici edilizia e urbanistica del Comune in piazza Castello. La giunta la scorsa settimana ha approvato il progetto esecutivo per l’abbattimento delle barriere architettoniche e la sostituzione dei serramenti. 130 mila euro di lavori finalizzati a rendere accessibili a tutti gli uffici e i servizi comunali e a migliorarne l’efficientamento energetico.
«L’accessibilità, l’assenza di barriere architettoniche e l’inclusione sociale devono essere al centro della progettazione urbana delle nostre città, è dovere del pubblico pensare a politiche per tutti, capaci di guardare alle necessità dei tanti come dei pochi», afferma De Pellegrin.
Nel palazzo sarà sostituito l’ascensore, fuori uso da decenni, e saranno abbattuti tutti gli ostacoli all’ingresso: «Saranno eliminati i gradini di modo che ci sia l’accesso diretto all’ascensore», aggiunge l’assessore ai lavori pubblici Franco Roccon. «Andremo a gara nei prossimi giorni, i lavori poi dureranno circa un mese».