Chi era Alexandr, il giovane papà travolto a Bovolenta
Drammatico investimento lungo l’argine del Bacchiglione a Bovolenta nella notte tra sabato e ieri, perde la vita un 34enne papà moldavo che stava camminando a piedi lungo la strada che costeggia il fiume, poco prima della frazione di Brusadure.
Il giovane uomo è stato investito da un’auto ed è morto sul colpo. Alexandr Volontir, questo il suo nome, abitava a Piove di Sacco, lascia una figlia di 9 anni, che vive in Moldavia con la madre. Poco più di un anno fa l’uomo si era trasferito in Italia, dove già vivono la sorella e altri parenti.
Le cause dell’incidente sono ancora al vaglio dei carabinieri della caserma di Bovolenta, chiamati intorno alla mezzanotte e mezza di domenica. Lungo via Argine sinistro un’auto, una Peugeot 407, guidata da un uomo di 48 anni di Chioggia, aveva investito un uomo che stava camminando lungo la strada. Il giovane moldavo era vestito di scuro e pare che per questo motivo non sia stato visto dal conducente dell’auto, che non sarebbe riuscito ad evitare l’impatto.
Volontir è stato sbalzato con violenza sull’asfalto ed è morto sul colpo. Ai soccorritori del Suem 118 arrivati con l’ambulanza non è rimasto altro che constatare il decesso e coprire la salma, in attesa dell’arrivo del carro funebre. Sotto choc il conducente dell’auto, che avrebbe riferito ai carabinieri di Bovolenta, accorsi sul luogo dell’incidente, di non aver proprio visto l’uomo.
L’esatta dinamica dell’incidente mortale è al vaglio delle forze dell’ordine che hanno sottoposto il guidatore all’alcoltest per verificare le sue condizioni psicofisiche. La salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria che dovrà decidere se disporre ulteriori accertamenti prima di dare il nulla osta alla sepoltura. I parenti più stretti di Alexandr Volontir sono stati informati del tragico decesso e già nella mattinata di ieri la notizia era rimbalzata in Moldavia, dove vivono i genitori del 34enne, altri familiari e la giovanissima figlia, insieme all’ex moglie.
Volontir da poco più di un anno, stando al racconto di alcuni amici, aveva deciso di trasferirsi in Italia, dove già vivono la sorella e altri conoscenti. Era domiciliato a Piove di Sacco, in via Caselle, nella frazione di Piovega. Non è ancora chiaro come mai nella tarda serata di sabato si trovasse da solo lungo l’argine a Bovolenta né dove fosse diretto. Probabilmente aveva deciso di tornare a casa a piedi e non si era accorto dell’auto che stava giungendo.
Gli amici lo descrivono come un ragazzo che aveva voglia di costruirsi una nuova vita in Italia. Prima di emigrare aveva lavorato in Moldavia come infermiere e autista di ambulanze. Poi aveva scelto di raggiungere la sorella che già viveva in provincia di Padova e cercare un nuovo lavoro.
Il luogo in cui ha perso la vita è già stato teatro lo scorso febbraio di un altro dramma. Lungo la stessa strada arginale, infatti, Roberto Pittarello, 39 anni, dopo aver ucciso l’ex compagna Sara Buratin, si era suicidato gettandosi a bordo del suo furgone nelle acque del Bacchiglione in piena. Il suo corpo fu ritrovato ancora all’interno del furgone dopo giorni di difficili ricerche da parte degli sommozzatori. —