A Gorizia due vecchie cabine telefoniche trasformate in gallerie d’arte
GORIZIA Potremmo definirli “micromusei”. Esporranno foto e immagini della Gorizia che fu. Dove saranno realizzati? Qui sta la curiosità. In quelle che furono due cabine telefoniche: presenze fondamentali e “rassicuranti” quando i telefoni cellulari non esistevano e, oggi, irrimediabilmente smantellate.
Il Comune di Gorizia, attraverso una curiosa delibera passata quasi inosservata, ha deciso di accettare la donazione di due cabine da parte di Tim spa. «Manufatti - si legge nel documento - che le giovani generazioni non hanno potuto apprezzare.
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L’idea di poterne conservare alcune in ottica divulgativa sembra essere condivisa ormai da diverse amministrazioni locali italiane, e non solo, che le hanno destinate agli utilizzi più svariati, quali book sharing, mini-serra, piccola galleria per l’esposizione di opere realizzate dagli studenti, punto di primo soccorso con defibrillatore».
Tim spa, contattata per le vie brevi, si è resa disponibile a donarne due al Comune di Gorizia, nello specifico quella che era ubicata in via Roma all’altezza del civico 14 e quella in via Vittorio Veneto in corrispondenza del civico 24. Verranno, così, ricollocate in altre aree della città, dopo accurata manutenzione. Da un punto di vista tecnico/legale, tale donazione - si specifica nella delibera - riveste «carattere meramente liberale, non essendo vincolata ad alcuna controprestazione in favore del soggetto donante e può, a tutti gli effetti, rientrare tra le donazioni di beni mobili di modico valore di cui all’articolo 783 del Codice civile».
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E proprio visto il modico valore, non è servito un apposito atto pubblico. Attraverso la stessa delibera, si è demandato al dirigente del settore delle opere pubbliche, dei servizi manutentivi e del patrimonio «l’assunzione dei necessari provvedimenti attuativi della presente deliberazione».
Ma vediamo a cosa serviranno queste due cabine. A spiegarlo è l’assessore comunale alla Cultura, Fabrizio Oreti. «C’erano - rivela - più idee sul tavolo e tutte sono state oggetto di un ragionamento. Alla fine, ha preso campo il progetto che punta a valorizzare la nostra storia. Il turista passeggia, conosce la Gorizia di oggi, entra nella cabina e trova la Gorizia che non c’è più, legata alla storia. In parole più semplici, all’interno di questi piccoli spazi ci saranno immagini fotografiche del passato che raccontano i momenti clou della nostra storia. Foto legate al percorso di evoluzione di una città che, il prossimo anno, vedrà tutti i riflettori su di sé grazie alla Capitale della cultura».fr.fa.