Ecco il primo inno di Go!2025 per le bande: «Una marcia gioiosa dal ritmo incalzante»
GORIZIA La Capitale europea della cultura ha il suo primo inno. È quello per banda musicale, selezionato attraverso un concorso e musicato da Vid Bavcon. Verrà eseguito, per la prima volta, venerdì alle 19, nella splendida cornice di piazza Sant’Antonio. «È un tema musicale molto allegro», spiega il maestro Claudio Pio Liviero che ha tenuto più di 500 concerti sia da solista sia in varie formazioni cameristiche. «Si tratta di una marcia festosa, breve e pomposa, che ha un grande carattere sfociando in un’esplosione di musica. Non ci sono assoli ma tutti gli strumentisti sono impegnati».
Non è l’unica novità. Perché la prima banda transfrontaliera, la Gong orchestra, che riunisce musicisti sloveni e italiani, principalmente elementi della slovena Goriški pihalni orkester e componenti di vari gruppi musicali italiani annuncia una romantica serie di “Concerti sotto le stelle” con il sottotitolo “Uniti nella cultura”.
E venerdì stesso sarà protagonista di un bellissimo concerto che vuol essere il miglior benvenuto alla tanto attesa estate. «Sarà l’occasione per proporre composizioni potenti, emozionanti e trascinanti che affondano le radici nel nostro passato comune - spiega Sandi Cej, conduttore della banda transfrontaliera -. Al di là della politica, rappresentiamo una cultura comune, un mix di lingue e di costumi. Il nostro sconfinare non è nato con l’abbattimento delle frontiere. Lo sconfinare è qualcosa che è sempre stato presente nelle persone lungo il confine goriziano, e nessuno potrà cambiarlo in futuro».
Sono tre le parole-chiave: pace, amore e amicizia. Parole che uniscono i musicisti di entrambi i lati del confine e verranno trasmesse agli ascoltatori attraverso il linguaggio universale della musica. «Regalerermo una serata indimenticabile con potenti composizioni musicate da vari compositori, rinomati nel panorama musicale nazionale e internazionale, scritte appositamente per questo progetto. Musica per l’anima e spettacolo per gli occhi».
Entrando nel dettaglio, la serata comprenderà quindi le prime di Desiderio di pace, Vento dei Balcani, Primavera (Pomlad) e culminerà in un’esecuzione combinata dell’inno sloveno, dell’inno italiano, dell’inno austriaco e dell’inno alla gioia, che è stato proclamato inno europeo. E, poi, verrà dato spazio al tema musicale, in prima assoluta, della Capitale europea della cultura 2025.
Oltre alla musica che tesserà i fili invisibili dei legami tra le nazioni, i concerti vedranno la partecipazione di solisti d'eccezione: si va dal soprano Nejka Čuk per passare all’arpista Ester Pavlic e al solista di timpani Vid Kranjc. «L’immagine visiva delle melodie e delle parole - fanno sapere gli organizzatori - sarà dipinta dal gruppo KreAktiv con affascinanti punti infuocati, mentre i danzatori jazz e modern della Pro dance company di Nova Gorica ci condurranno in un viaggio coreografico. Si diffonderà un messaggio di amicizia».
Dopo la prima a Gorizia, la Gong orchestra annuncia il secondo appuntamento della serie Concerti sotto le stelle al Castello di Kromberk il 20 settembre.