Intelligenza artificiale bocciata in greco: la versione di Platone tradotta per la maturità 2024 è sbagliata
L’Intelligenza artificiale riceve la prima sonora bocciatura per la maturità 2024: quei liceali che oggi hanno fatto la “furbata” di ricorrere a ChatGpt o ad altri supporti della IA per tradurre la versione di greco rischiano di avere una pessima sorpresa agli esami.
«L’IA ha sbagliato tutta la versione di Platone della seconda prova di maturità» del liceo classico, ha spiegato a Repubblica Federico Condello, docente ordinario di Filologia classica all’Università di Bologna. Se l’AI fosse stata una studentessa o uno studente, quindi, non avrebbe superato la maturità al liceo classico. O, se fosse riuscita a farlo, di certo non avrebbe preso un buon voto. Per i maturandi «reali» non dovrebbero esserci grandi difficoltà. «Platone era atteso ed è una scelta sensata, perché familiare agli studenti – ha detto il docente al quotidiano – mi chiedo però se chi ha scelto una prova come questa, con un elogio dei grandi legislatori del passato, non avesse in mente l’attualità.
La versione di Greco era “fattibile”, ma l’Intelligenza artificiale l’ha tradotta male
In realtà, sebbene l’Intelligenza artificiale abbia sbagliato, non serviva un liceale da massimo dei voti per tradurre questa versione di greco di Platone. “Fattibile, era molto più facile rispetto a quelle fatte in classe”. Gli studenti e le studentesse davanti al liceo Tacito di Roma commentano così la prova di greco. Secondo Francesca, che non nasconde di aver aiutato i propri compagni di classe, da un lato “è preoccupante fosse così semplice, ma visto che usciamo dal Covid è possibile abbiano voluto darci una mano”. La parte più difficile per i ragazzi che si ritrovano ad aspettare gli amici ancora tra i banchi a tradurre è stata quella relativa al commento. “Avevamo un massimo di una decina di righe”, spiega ancora Francesca. Per Federico e Andrea la versione era scorrevole, si aspettavano, infatti, qualcosa di più difficile per questa prova. Concordano tutti, comunque, sul fatto che Platone fosse “nell’aria”. Quanto allo stato d’animo, gli studenti raccontano di essersi “divertiti”, nonostante un po’ d’ansia iniziale. Perché ormai, dicono, “abbiamo rotto il ghiaccio”.
Frassinetti: è un giorno da festeggiare per la scuola italiana
In una nota, il sottosegretario all’Istruzione Paola Frassinetti sottolinea che “la presenza in Italia del Liceo Classico testimonia l’eccellenza del modello educativo italiano”. “Lo studio della lingua e della cultura greca ha cresciuto e popolato l’immaginario di ininterrotte generazioni di studenti italiani ed altrettanto confidiamo avverrà per i loro figli e nipoti – aggiunge Frassinetti – Parliamo di un patrimonio sapienziale che risale ad Omero, come richiama lo stesso Platone in questo brano, e che da Atene e dal bacino del Mediterraneo, grazie anche all’eredità raccolta da Roma, si è irradiato nel mondo, ben oltre gli stessi confini dell’occidente. Parliamo di un repertorio letterario di insuperato valore formativo, non solo per l’invenzione della politica, con la nascita della figura del cittadino e dei sistemi di governo che gli conferiscono centralità e di cui ancora oggi andiamo orgogliosi, ma anche per la costante tensione morale che deve ispirare ogni atto legislativo, come il testo sottoposto oggi agli studenti”. “Questo – conclude – è un giorno da festeggiare per la scuola italiana”.
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