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Июнь
2024

Raffica di furti a Vigonza: 90enne a tu per tu con i ladri

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Novantenne a tu per tu con i ladri entrati nella casa del figlio, adiacente alla sua. «Eravamo usciti» racconta G.L. «ma siamo dovuti rientrare precipitosamente perché mia madre ci ha avvisati dei ladri in casa».

Tutto è accaduto la sera di lunedì 17 giugno. La coppia di Codiverno era uscita alle 20 contando di passare una serata tranquilla.

Invece due ore dopo la telefonata allarmata della madre. In quelle due ore i predoni avevano spaccato la serratura del portoncino entrando indisturbati nell’appartamento del figlio.

Per prima cosa hanno spalancato la finestra della cucina preparandosi una via di fuga, poi sono passati a mettere a soqquadro il piano superiore trovando poco o niente.

Ispezionando il piano terra i ladri si sono accorti della presenza di una piccola cassaforte a muro, installata in un luogo quasi inaccessibile e occultata alla vista da una serie di scatoloni.

Così hanno spostato tutti gli scatoloni sul corridoio, posizionandoli ordinatamente uno dietro l’altro, e hanno tagliato con il flessibile la cassaforte.

Ma non sono riusciti ad aprirla e hanno completato l’opera piegando lo sportello con un piede di porco.

Il rumore ha però messo in allarme la madre, che ha pensato di andare a controllare.

«Ho spinto la porta e si è subito aperta» racconta l’anziana «entrando ho notato due ombre, una piccola, l’altra molto alta. Quando mi hanno visto sono scappati dalla finestra della cucina. Sono uscita anche io e li ho visti allontanarsi dietro la casa».

G.L. si è trovato davanti al fatto compiuto ed è contento che la mamma non sia stata toccata. «Purtroppo ci hanno portato via tutti i ricordi di famiglia e altre cose, qualche migliaio di euro di valore» spiega «ci siamo meravigliati nel vedere che hanno lasciato tutto in ordine e non hanno fatto ulteriori danni».

Il giorno dopo il derubato è venuto a sapere che le telecamere di sicurezza del dirimpettaio avevano ripreso i ladri.

«Erano in tre, arrivavano dai campi e camminavano tranquillamente, uno dietro l’altro. Poi hanno saltato la recinzione e puntato le torce sulle finestre. Quando hanno capito che in casa non c’era nessuno sono passati all’azione» conclude G.L., che ha sporto denuncia alla stazione locale dell’Arma.

La sera successiva la sgradita visita l’ha avuta anche l’ex sindaco Renzo Barutta. «Purtroppo sono venuti anche da noi e non solo» conferma Barutta, che abita in via Volta a Pionca «eravamo al piano terra e guardavamo la partita mentre i ladri erano al piano di sopra che ci devastavano le stanze buttando tutto all’aria. Me ne sono accorto quando sono salito, a mezzanotte. Non so se sono entrati arrampicandosi, ma potrebbero anche essere passati dalla porta principale. Comunque talmente silenziosi che non ci siamo accorti di nulla. Cercavano l’oro e si sono portati via quelle poche cose che hanno subito trovato. Al di la del valore economico, che non è banale, c’è quello affettivo. Ma quello che mi disturba è il fatto che sono entrati con noi in casa, a pochi metri, tranquilli. C’è da aver paura, non ci pensano due volte a dare una botta in testa, guarda cos’è successo a Baggio».

Un’altra intrusione è avvenuta in una casa di via Treviso, sempre a Pionca.

Anche qui con i proprietari dentro. Dopo aver infranto il vetro di una finestra i ladri hanno frugato in tutte le stanze del piano superiore, ma sono stati sentiti e messi in fuga.

Tentativi di furto si sono registrati a Codiverno, in via Monte Pasubio e ancora in via Volta a Pionca e in via Modena dov’erano già stati a Natale.




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