Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr): a oggi in Fvg speso il 16% dei 460,8 milioni già destinati
Speso il 16 per cento delle risorse impegnate che, tradotto in cifre, significa 75,2 milioni dei 460,8 già destinati, mentre restano da impegnare quasi 122 milioni dei complessivi 582,6 milioni per investimenti inseriti a bilancio regionale.
Sono i numeri snocciolati dall’assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, che aggiornano la situazione su Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e Piano nazionale complementare (Pnc). Il tempo corre, anche se è vero che le opere devono essere concluse e rendicontate entro il 31 dicembre 2026.
Come, però, ha sottolineato l’esponente della giunta Fedriga, «lo stato dell’arte dei progetti finanziati è molto buono ed è altrettanto soddisfacente l’aspetto relativo alle tempistiche, perché da una prima analisi emerge che su molte fasi procedurali siamo in anticipo», ha spiegato Zilli.
La cabina di regia
Zilli, dunque, ha radunato per la quattordicesima volta la cabina di regia, voluta proprio per aggiornare lo stato di avanzamento delle procedure e della spesa degli investimenti della Regione su Pnrr e Pnc.
Zilli ha ringraziato i dipendenti impegnati nelle direzioni regionali, gli Enti di decentramento regionale (Edr) e gli enti locali «che continuano a lavorare con grande responsabilità e competenza per fare in modo che il Pnrr diventi davvero un’occasione di crescita per il nostro territorio che può contare su 2 miliardi e 940 milioni di euro», ha riassunto l’assessore.
Se è vero, dunque, che dal prossimo anno la Regione affronterà le rendicontazioni, è anche vero che «è fondamentale proseguire con questi incontri per coordinare gli investimenti del Pnrr, valutare gli aspetti legati alle procedure, al loro miglioramento e snellimento», ha aggiunto Zilli.
Che considera la cabina di regia «strumento importante per coordinare e mettere a sistema gli investimenti, dando supporto a tutte le realtà per fare in modo che la messa a terra delle risorse prosegua secondo i programmi prefissati».
I tempi e i risultati in sei mesi
Dalla prima analisi sulle fasi procedurali degli investimenti, aggiornata a giugno 2024, dei dati inseriti in Regis (piattaforma unica attraverso cui le amministrazioni centrali e periferiche dello Stato, gli enti locali e i soggetti attuatori, possono compiere tutta una serie di operazioni per rispettare gli obblighi di monitoraggio, rendicontazione e controllo delle misure e dei progetti finanziati dal Pnrr) emerge «un buon rispetto delle tempistiche nell’iter di attuazione dei progetti».
Come detto ieri il valore totale degli investimenti inseriti a bilancio regionale è di 582,6 milioni, quelli impegnati ammontano a 460,8 milioni (il 79 per cento del totale) di cui 75,2 milioni rappresentano quelli spesi finora, il 16% delle risorse impegnate. Nei primi sei mesi dell’anno uno degli obiettivi qualitativi raggiunti riguarda il completamento delle attività di investimento in servizi digitali e cittadinanza digitale, per oltre 2 milioni.
Per quanto riguarda invece i target raggiunti (gli obiettivi quantitativi), sempre nella prima parte del 2024, ci sono, tra i più significativi, l’avvio dei lavori di elettrificazione della banchina di Porto Nogaro per 7,4 milioni e l’approvazione e pubblicazione della graduatoria sull’ammodernamento dei frantoi oleari finanziata dal Pnrr con 176 mila euro.
Le domande per il comparto agricolo
La Regione ha ricevuto 279 domande di contributo per l’ammodernamento dei macchinari agricoli, per un totale di circa 6 milioni. Le istruttorie sull’ammissibilità sono ancora in corso, entro il 31 agosto saranno selezionate le domande ammissibili e formata la graduatoria dei progetti ammessi.
I quasi 3 miliardi alla regione
Nel dettaglio, dunque, le risorse complessive assegnate al Friuli Venezia Giulia fra Pnrr e Pnc ammontano a 2 miliardi 940 milioni, suddivisi in 6 missioni strategiche: le infrastrutture per una mobilità sostenibile; la rivoluzione verde e la transizione ecologica; l’istruzione e la ricerca; la digitalizzazione, innovazione, competitività e turismo; l’inclusione e coesione; la salute.