Giudizio sospeso su Brenner: sarà rivalutato a inizio ritiro
Mai dimenticarsi dei classici e della loro saggezza, specie a fronte delle situazioni di assoluta incertezza che rendevano indecifrabile la conoscenza della realtà.
Era proprio in quelle circostanze che gli antichi greci solevano esercitare la sospensione del giudizio, definita col termine epochè.
L’esercizio apparteneva agli scettici, categoria in cui è possibile annoverare anche Gino Pozzo, deciso a volerne capire ancora molto di più riguardo al maggiore investimento fatto lo scorso anno, quando spese dieci milioni per portare in Friuli Brenner Souza da Silva.
Dieci milioni, quelli versati nelle casse del Cincinnati, che sono sembrati sprecati e che hanno fatto pure pensare alla “cantonata” se rapportati al rendimento avuto dal 24enne attaccante di Cuiaba alla sua prima stagione all’Udinese.
Numeri alla mano, infatti, Brenner ha saltato 21 partite collezionando 158 giorni di assenza (molti dei quali trascorsi in Brasile) per i suoi problemi legati prima alla caviglia e poi alla coscia destra interessata dalla sutura tendinea del retto femorale, a metà gennaio.
Morale, l’attaccante ha fatto il suo esordio in campionato appena il 27 gennaio a Bergamo, dove nel finale si contraddistinse per otto palloni passati all’indietro sui dieci toccati, finendo con appena 185 minuti giocati, buona parte dei quali con Fabio Cannavaro nel gran finale per la salvezza, quello in cui il rammarico per l’occasione di un gol solo sfiorato a Bologna, dopo il palo di Keinan Davis, lasciò ben presto spazio al gesto irrispettoso con l’Empoli, quando Brenner prese la via degli spogliatoi, una volta sostituito, senza degnare neanche di un saluto il tecnico.
Sì, è stato proprio tutto qui il campionato di un Brenner che ha sofferto anche della classica saudade brasiliana, al punto da rendere sbiadito anche quel biglietto da visita con cui era arrivato dagli Stati Uniti, e sul quale erano riportati i 27 gol e 7 assist griffati nelle 73 partite giocate da febbraio 2021 a Cincinnati nella Mls americana.
È per tutti questi buoni motivi che Gino Pozzo si sta trovando a fare i conti con una scelta non facile, guidata innanzitutto dalla necessità di proteggere l’investimento fatto a suo tempo.
Non serve un esperto di economia, infatti, per capire che adesso Brenner non solo non ha mercato, ma che il suo asset deve essere rilanciato onde evitare una minusvalenza clamorosa che non avrebbe eguali nella storia recente del club.
Seguendo questa premessa, Gino Pozzo ha deciso davvero di sospendere il giudizio sul brasiliano messo sotto contratto fino al 30 giugno ’28, concedendogli una nuova opportunità all’Udinese piuttosto che svenderlo a neanche la metà della cifra spesa per l’acquisto.
Come dire che dopo non avere avuto alcun impatto sul mondo bianconero, alla sua prima annata friulana, da luglio Brenner potrà ripartire da zero agli ordini di un nuovo allenatore, ma soprattutto dall’inizio della preparazione e con la fondata speranza di aver lasciato alle spalle gli infortuni.
In casa bianconera si sta dunque decidendo si sospendere il giudizio in attesa di tempi migliori, anche se il giocatore è stato sondato negli ultimi giorni dal Palmeiras.