Emergenza topi, ordine del Comune di Voghera: «Derattizzazione in tutti gli scantinati»
VOGHERA. A Parigi, dicono le ricerche, ci sarebbero 1,7 topi ogni abitante. Insomma, la capitale francese sarebbe abitata da circa 5 milioni di ratti. Quali siano i numeri di Voghera è difficile dirlo, ma che ci sia un’emergenza topi è un dato di fatto. Lo raccontano le immagini di roditori morti sui marciapiedi o che attraversano le strade del centro, ma anche la decisione del Comune che ha scatenato un’operazione contro i topi senza precedenti. E non solo tramite la “solita” (e peraltro non proprio efficace) derattizzazione di Asm, bensì coinvolgendo tutta la città con un’ordinanza (che vale come “legge comunale”) che impone obblighi e divieti. E contravvenzioni a chi non li rispetta.
Le nuove regole
Il principale riguarda ciò che devono fare i proprietari degli immobili: «assicurare un'idonea attività di derattizzazione, eseguita a loro cura, spese e responsabilità, di quei locali che costituiscono ricetto di ratti, quali: scantinati, soffitte, sottotetti, spazi destinati a giardini e a verde in genere, distacchi, cunicoli, gallerie, ruderi, depositi avvalendosi di imprese di disinfestazione regolarmente autorizzate allo svolgimento di tali attività, eseguendo un primo intervento entro e non oltre 30 giorni dalla data di emissione della presente ordinanza ed un secondo intervento a distanza di circa 30 giorni dal primo».
Ma l’elenco di obblighi è lunghissimo e probabilmente provocherà qualche protesta: si va dal «rendere inaccessibili i locali caldaia, ove possono, esservi condizioni di temperatura idonee alla nidificazione, i quadri elettrici e i locali di servizio che possano costituire punti di richiamo e di rifugio» fino al «dotare ogni apertura con l'esterno (prese d'aria, bocche di lupo, ecc.) di rete metallica a maglie non superiori a 4 mm, onde impedire il rifugio dei roditori infestanti».
Ce n’è anche per i cantieri edili attivi e non: «l'attività di derattizzazione dovrà essere particolarmente accurata ed estesa a tutti gli ambienti ed alle relative aree pertinenziali e/o superfici scoperte, in caso di fabbricati dismessi, disabitati e/o in disuso, nonché per cantieri edili di durata superiore ai 12 mesi e cantieri sospesi e/o abbandonati».
Controlli e multe
E come avviene nelle situazioni di grande emergenza, l’ordinanza prevede e permette controlli. E multe: va infatti consentito «libero ed incondizionato accesso a tutti i funzionari ed agenti incaricati della vigilanza sull'esecuzione della presente ordinanza». Inoltre dovrà essere conservata, per essere esibita come “prova”, la documentazione sulla derattizzazione. Per chi non rispetta tutto questo (e altro ancora previsto nella lunga e dettagliata ordinanza) multe fino a 500 euro. Poi c’è da chiedersi quando cambierà il sistema di raccolta rifiuti che con i cassonetti con tessera digitale ha avuto come conseguenza (incivile) il quotidiano e costane abbandono di rifiuti per strada. —