Dopo i lavori da oltre un milione di euro si riapre la voragine nell’asfalto: strada di nuovo chiusa
FRISANCO. Una voragine sull’asfalto: la strada di Pala Barzana è stata di nuovo chiusa, a un anno dai lavori da più di un milione di euro. Un’arteria che, tra l’altro, rappresenta una via di fuga tra la Valcellina e la pianura qualora si dovessero verificare problemi di transito lungo la galleria Fara, che collega Montereale all’Alta Valcellina.
Il consigliere del Pd, Nicola Conficoni, ha chiesto chiarimenti in Regione su una situazione che danneggia anche le attività economiche dell’area. «La Pala Barzana è un importante itinerario turistico di collegamento tra Valcellina, Val Colvera e Val Meduna – ha detto Conficoni, annunciando un’interrogazione per richiamare l’attenzione della giunta Fedriga sui disagi della montagna pordenonese legati alla viabilità –. La Regione chiarisca come mai, un anno dopo la conclusione dei lavori di sistemazione, la strada è nuovamente chiusa al traffico e quando sarà riaperta».
«La strada tra Poffabro e Andreis – ha aggiunto il consigliere regionale dem – non è utilizzata soltanto dai residenti nelle valli, ma anche da persone provenienti da fuori, in quanto via di collegamento tra ambiti suggestivi del nostro territorio. In seguito a una frana, è rimasta chiusa al traffico per molto tempo, fatta eccezione per un passaggio di una tappa del Giro d’Italia. Finalmente a luglio dello scorso anno sono stati completati gli attesi lavori di bonifica e consolidamento, che hanno permesso la riapertura dell’ex provinciale 63 “di Pala Barzana”. A meno di un anno di distanza, però, a maggio l’asfalto ha ceduto ed è stato emanato un nuovo provvedimento di interdizione della circolazione. Un passo indietro che penalizza l’economia del territorio. Non può passare inosservato che il problema si sia verificato nello stesso punto oggetto di intervento. Da qui, la necessità di capire non soltanto quando la strada ritornerà percorribile, ma anche cos’abbia minato l’efficacia delle opere di contenimento e ripristino da poco eseguite, costate oltre un milione di euro».
L’importo esatto dello stanziamento è stato di un milione 164 mila 762 euro. La riapertura annunciata a luglio 2023 dalla Regione era avvenuta dopo quasi tre anni di attesa.