Donna infortunata in una forra: soccorso di precisione in tempi record
CHIUSAFORTE. Pochi giorni fa l’esercitazione nella forra, poi il soccorso vero, di precisione, in una zona non lontana. E sempre in una forra.
Tra le 13 e le 14 di sabato 22 giugno la stazione del Soccorso alpino di Moggio Udinese, assieme alla Guardia di finanza e all’elisoccorso regionale, è stata attivata dalla Sores su chiamata al Nue112 da parte di un gruppo di forristi provenienti dalla Liguria per una donna, facente parte del gruppo, infortunatasi a un arto durante la discesa nella forra del rio Cuestis, a quota 650 metri, nel territorio comunale di Chiusaforte.
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A risolvere l’intervento – spiega dettagliatamente una nota del soccorso alpino Fvg – è stato l’elisoccorso regionale, portatosi velocemente sul posto per calare il tecnico che ha effettuato il recupero.
Il gruppo aveva a sua volta tra i componenti anche un tecnico forrista del Soccorso alpino ligure, che ha predisposto con perizia il recupero, stabilizzando l’arto (inizialmente si ipotizzava una frattura) e portando la donna in un punto adatto al recupero “in volo” con il verricello.
Le operazioni sono state veloci anche perché è stato comunicato il punto esatto in cui il gruppo si trovava: grazie al sistema di numerazione tramite placchette metalliche appositamente fissato lungo la discesa, sistema ideato dal carinziano Horst Lambauer e installato in alcune forre con l’aiuto di Cristian Vogric del Cnsas Fvg, è stato comunicato ai soccorritori il numero della placchetta 16, con la corrispondente precisa posizione.
La numerazione fornisce ai soccorritori anche quali sono i materiali necessari e precisi da portare per l’operazione di soccorso a seconda della posizione, precisamente mappato sulle cartografie di riferimento.
Lambauer infatti – spiega ancora il Cnsas Fvg – era stato soccorso proprio nella stessa forra e dal momento che spesso è difficile fornire ai soccorritori il punto esatto in cui ci si trova, le placchette permettono di farlo, abbreviando notevolmente i tempi di individuazione della persona da soccorrere.
Dopo essere stata portata a bordo del velivolo con l’utilizzo del verricello, la donna è stata portata direttamente all’ospedale di Tolmezzo, mentre i suoi compagni hanno proseguito la discesa nella forra per tornare alla base.