Tribunale di Ivrea, Antonia Mussa verso la presidenza. Il Csm cerca altri due pm per la procura
IVREA. Salvo sorprese dell’ultimo minuto, dovrebbe essere la giudice Antonia Mussa, 47 anni, la prossima presidente del tribunale di Ivrea. La quinta commissione del Consiglio superiore della magistratura (Csm) ha proposto il suo nome al plenum (l’assemblea plenaria) con 4 voti favorevoli e un’astensione, come risulta dal bollettino del 18 giugno. E, quando c’è un solo nome in ballo, è difficile assistere a ribaltoni, anche se il plenum resta sovrano nel Csm.
La candidatura di Mussa, giudice ordinaria della sezione fallimentare del Tribunale di Torino, sembrava partita più in sordina rispetto alle altre. A Ivrea circolava in particolare il nome di Giuseppe Marra, 55enne dell’ufficio massimario della Cassazione. Entrambi erano già stati magistrati in città. Gli altri candidati erano Marco Ciccarelli, 56enne, presidente di sezione civile del tribunale di Torino e Rossella Atzeni, 64enne, presidente di sezione della Corte d’Appello di Genova.
Mussa andrà occupare con tutta probabilità lo scranno di via Pavese lasciato vuoto dal presidente Vincenzo Maria Bevilacqua, che nel giorno del suo addio ha detto che nonostante il tribunale di Ivrea goda di ottimi parametri dal punto di vista ministeriale «è imperativo adeguare gli organici perché, alla luce delle aumentate competenze, vedo prossimo al collasso l’Ufficio del Giudice di pace. Stiamo ballando sulla tolda del Titanic».
Il Csm sembra aver recepito l’emergenza assoluta in cui vivono gli uffici giudiziari di Ivrea. Tantoché in una recente procedura di «individuazione straordinaria» di magistrati su posti vacanti, ha assimilato la procura di Ivrea a quella di Napoli Nord, riproponendo l’accostamento tante volte auspicato dalla procuratrice capo Gabriella Viglione. Sono due i pm che mancano alla procura di Ivrea (i magistrati presenti sono 10 su 12 previsti), posti che ora sono stati banditi in attesa di copertura. Nella delibera si legge che la procura è «competente peraltro su un territorio recentemente interessato da episodi di cronaca di rilevanza nazionale» ed «evidenzia difficoltà nella gestione dei flussi di lavoro analoghe a quella degli uffici giudiziari di Napoli Nord in Aversa. L’esame dei dati statistici individua inolte, per il suddetto ufficio requirente, valori sensibilmente superiori alla media nazionale sia con riferimento alle iscrizioni pro capite sia, soprattutto con riferimento alle pendenze pro capite, che risultano le più elevate a livello nazionale».
Il problema è che anche se due magistrati rispondessero alla chiamata del Csm, la procura di Ivrea non avrebbe personale amministrativo da destinargli. Attualmente, continua l’emorragia: sono rimasti 16 dipendenti su 32 previsti e la pianta organica è sottodimensionata di un terzo (perché non è mai stata adeguata dopo che la popolazione servita è stata triplicata con la riforma dellageoegrafia giudiziaria). Al di sotto di quanto previsto dalla legge anche i numeri di polizia giudiziaria: appena 8 agenti su 24, meno di uno a pm, attualmente.
Il tavolo con il ministero si è recentemente aggiornato di nuovo e si è parlato di un concorso nazionale in cui sono stati messi a disposizione 29 posti per Ivrea, tra tribunale e procura. Bisognerà vedere, tuttavia, se qualche candidato sceglierà la città eporediese come sede.