Corto circuito, l’opera prima di Anna Antonelli presto sarà al cinema
Punta in alto, la fotografa e regista pordenonese Anna Antonelli, già entrata con diverse nomination nel mondo del cinema internazionale e vincitrice del premio Festival Cannes Film Awards come miglior regista donna per il suo primo cortometraggio intitolato “Astrid”, dedicato al tema della violenza di genere. Ora il salto sul grande schermo è alle porte. In autunno si concluderanno le riprese del suo primo lungometraggio, finanziato da Filse, Regione Liguria, scritto con Paolo Fittipaldi dal titolo “Colpo circuito”, un thriller ad altissima tensione. Nel cast, Stefano Cassetti nella parte del protagonista e Giorgia Fiori.
Anna Antonelli, fotografa e regista, artista con la passione del canto, milanese per lavoro ma legata al territorio d’origine, ha intrecciato diverse collaborazioni artistiche in Friuli e ha fondato la casa di produzione Creations Factory con cui realizza produzioni video e fotografiche per aziende e professionisti. Tra riconoscimenti ottenuti con “Astrid” anche l’Hollywood Gold Awards, New York Movie Awards e Milan Gold Awards. In passato, l’artista ha girato spot con Ale e Franz, Diego Abatantuono e Paolo Ruffini. La passione iniziale per la fotografia che l’ha condotta alla regia – come spiega – è iniziata quando aveva soli 15 anni e ancora, continua questo bellissimo viaggio diventato realtà. Oggi, il primo film di Anna Antonelli alla regia sarà prodotto da Creations Factory con la produzione esecutiva di Beppe Platania (Lucerna Entertainment) e con Fargo Entertainment.
Nella trama, a tenere tutti con il fiato sospeso sarà la vera storia di Pierre, un ex agente dei servizi segreti francesi. Coinvolto in varie missioni importanti in Algeria, Mali, Niger e nella regione del Sahel, insignito con la medaglia d’onore a soli 36 anni ed anche pilota di aerei. Un giorno all’improvviso, inizia a sentirsi male fino a essere costretto all’immobilità in un letto a causa di una grave (e misteriosa) malattia che sembra non lasciare scampo. La famiglia e distrutta e non sa come reagire. In questo frangente ritorna il passato di Pierre, troppo ingombrante per essere dimenticato. Da lì in poi, una serie di figure che emergono dalla vita precedente, lo costringeranno a svelare la verità alla sua famiglia e a fare i conti con un nuovo destino. L’uscita del lungometraggio è prevista per la primavera del 2025 nelle sale cinematografiche e sulle piattaforme streaming. Si tratta – come ha sottolineato la regista – di un thriller dai caratteri molto “americani”, capace di costruire una tensione avvincente e psicologica. Si punta quindi non solo al mercato cinematografico italiano ma, in particolare, a quello estero.
«La visione di questo progetto audiovisivo – spiega la regista – è di creare un prodotto cinematografico coinvolgente e di alta qualità, che sia in grado di emozionare e appassionare il pubblico. La storia di Pierre rappresenta una lotta per la sopravvivenza e la ricerca della verità, e la sua riabilitazione rappresenta un percorso di rinascita personale e di redenzione. L’obiettivo della produzione era creare un prodotto che fosse in grado di trasmettere alcuni valori universali e di offrire un’esperienza di intrattenimento coinvolgente e ricca di suspense». Aggiunge Paolo Fittipaldi, sceneggiatore di tanti programmi di successo come Camera caffè: «Si parlerà della capacità di sopravvivenza, di famiglia, redenzione, di ricerca di verità rendendo il prodotto cinematografico interessante per un vasto pubblico».
«La storia di Pierre – conclude Antonelli – trasmette alcuni temi importanti come la forza della famiglia messa a dura prova dalla malattia di Pierre. Prevarrà nonostante i tanti ostacoli, la loro capacità di restare uniti e di sostenerlo durante la sua riabilitazione. Ma si tratta anche di una storia di “redenzione” personale: Pierre rappresenta un personaggio che cerca di riscattarsi dagli errori del passato cercando di fare la cosa giusta anche quando sembra impossibile. Infine, la malattia di Pierre testimonia la lotta per la sopravvivenza, una testimonianza della forza e della resilienza umana di fronte alle avversità della vita».