Ivrea, Pitti alla Trans America Bike, sono già 4.000 i km percorsi
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foto da Quotidiani locali
Ivrea. Maurizio Pitti, volto noto in città per il suo lavoro nella polizia municipale, è volato negli Stati Uniti per tentare di compiere l’ennesima impresa: la Trans America Bike 2024, prestazione che, in solitaria e in autonomia a bordo della sua bicicletta, prevede la traversata degli Stati Uniti, da Astoria, sull’Oceano Pacifico, a Yorktown, sull’Atlantico: 7000 km e 55mila metri di dislivello. A oggi Pitti ha superato più di metà del percorso, ossia il muro dei 4000 km.
Pitti, quotidianamente, aggiorna tramite social gli amici e tutti coloro che lo seguono in questa difficile impresa. Dopo essere partito dall’Oregon ed aver superato l’Idaho, il Montana, il Wyoming e il Colorado, ora è al confine tra Kansas e Missouri.
«Sono molto stanco, fin qui è andato tutto bene nonostante un po’ di brutto tempo e qualche inconveniente da gestire - racconta l’atleta -. Ho tenuto una buona andatura anche se quelli davanti sono letteralmente scappati via. Questa non è solo una gara dal punto di vista sportivo, qui subentra una serie di fattori importanti, che vanno dalla gestione del sonno al tempo ed all’alimentazione. Devo dire che quello che sto facendo è una vera e propria avventura, che solo con il tempo riuscirò a metabolizzare».
Per la cronaca, Pitti si trova in quattordicesima posizione, gli mancano circa 3000 km da percorrere per raggiungere Yorktown, in Virginia. Il percorso prevede passaggi oltre i 3000 metri di altitudine e le infinite pianure del Kansas. Sono in totale dieci gli Stati attraversati dalla corsa: Oregon, Idaho, Montana, Wyoming, Colorado, Kansas, Missouri, Illinois, Kentucky e Virginia. Al via, lo scorso 2 giugno, erano presenti una cinquantina di ciclisti provenienti da tutto il mondo, la maggior parte esperti sulle gare di lunga distanza, cinque erano quelli provenienti dall’Italia. La gara, tutta su strade asfaltate da percorrere con la bicicletta da corsa, non prevede tappe o punti di appoggio, i partecipanti viaggiano in solitaria, con tutto l’occorrente al seguito, senza alcun tipo di supporto. L’organizzazione provvede semplicemente al monitoraggio in tempo reale dei partecipanti, visibili sul sito dell’evento dove sono indicate la posizione, la velocità, i km percorsi, se sono in movimento o in pausa, se ci sono anomalie o meno.