Scontro Jtaca-Comune di Jesolo, nuovo atto. «Le quote pignorate vadano all’asta»
Contenzioso con Jtaca srl per i parcheggi davanti all’ospedale, chiesta la vendita all’asta delle quote pignorate. Sullo sfondo, lo scontro tra Comune di Jesolo e proprietà dei terreni che si trascina da oltre 40 anni per il parcheggio davanti all’ospedale di via Levantina che fu espropriato per realizzarvi un parcheggio pubblico.
La proprietà, società immobiliare Villa Elena della famiglia Ferrari di San Donà, non si è mai data per vinta e Luigi Costante Ferrari, legale rappresentante, ha sempre detto che non avrebbe mai rinunciato ai suoi diritti, svelando anche pesanti retroscena sui movimenti immobiliari in tutta l’area attorno all’ospedale di Jesolo, compresi altri parcheggi.
L’avvocato della società Villa Elena, Pierpaolo Alegiani, non molla pertanto la presa nel tutelare gli interessi della famiglia Ferrari che ha contestato l’esproprio fatto a suo tempo. Il Consiglio di Stato sta ancora esaminando gli atti e il prossimo anno arriveranno le sentenze.
«Se, da un lato, l’ultimo esproprio compiuto nel 2022», ricorda l’avvocato, «è ancora sotto la lente dei giudici di palazzo Spada a Roma, dall’altro la famiglia Ferrari ha già vinto la causa per il risarcimento danni dal 1983 al 1996 per l’occupazione abusiva fatta dal Comune, causa conclusasi con la sentenza della Corte d’Appello di Venezia che ha condannato il Comune a risarcire i danni.
Davanti alla Corte veneziana pende, peraltro, il secondo filone del risarcimento per gli anni 1997-2022 e anche qui ci si attende per l’anno prossimo una nuova sentenza di condanna che, visto il numero degli anni, sarà ancora più pesante per le casse del Comune di Jesolo.
Intanto, però, dopo che il Comune ha visto rigettarsi il primo ricorso in opposizione sulle somme dovute per il periodo 1983-1996», prosegue il legale, «il privato non è rimasto a guardare e dopo aver pignorato il 100% delle quote di Jtaca srl, proprio nei giorni scorsi ha chiesto al Tribunale la vendita all’asta delle stesse, previa nomina di un custode. Ora il Comune, quale socio unico di Jtaca srl», conclude fermamente, «vede congelati i propri poteri e si potrebbe profilare anche una paralisi della società fino alla nomina di un custode giudiziario».
Jtaca Srl è una società partecipata al 100 per cento dal Comune di Jesolo e segue i parcheggi, trasporto scolastico, bike sharing e altri servizi al lido. Gli avvocati del Comune sono al lavoro e per il momento il sindaco, Christofer De Zotti, non ha espresso commenti ufficiali in merito all’asta richiesta la settimana scorsa.
La posizione dell’amministrazione jesolana si basa sulla circostanza che, essendo la società al 100 per cento pubblica, in ogni caso i privati non potrebbero partecipare ad alcuna asta sulle quote che avrebbero un valore stimato attorno a un milione e mezzo di euro, ovvero il capitale sociale più le riserve che sono somme di denaro accumulate attraverso gli utili.
Ed è vero che la società è partecipata da un ente pubblico, ma è pur sempre una società che opera come una qualunque altra società di diritto privato. E per questo è stato possibile effettuare il pignoramento.
L’istanza di vendita delle quote è già stata depositata in tribunale. Nel nostro ordinamento ci sono le società di diritto privato, come può essere appunto Jtaca Srl, e poi gli enti pubblici, ma con la riforma delle autonomie locali non ci sono più le società di diritto pubblico.