Morte del kickboxer di Vigevano, scoperto giro di sostanze anabolizzanti nelle palestre
Vigevano. Sostanze dopanti rivendute a frequentatori di palestre nelle province di Pavia, Milano e Massa Carrara. L’inchiesta è collegata al decesso di Antonio Gerace, l’atleta di kickboxing che aveva 51 anni e aveva accusato il malore fatale il 20 maggio scorso mentre si allenava alla palestra del centro sportivao Santa Maria di Vigevano. Il “giro” di anabolizzanti è stato scoperto dai carabinieri del Nas, che hanno denunciato due persone: E. C., 34 anni, residente ad Abbiategrasso ma domiciliato a Vigevano, e R. M., 35 anni di Massa Carrara. Ieri mattina i militari hanno sequestrato una ingente quantità di sostanze dopanti: 3.600 compresse, 84 fiale e circa 800 euro in contanti. I presunti farmaci proibiti dovranno essere esaminati nei laboratori dei carabinieri.
L’inchiesta è iniziata alla fine di maggio. I carabinieri del Nas (avvisati dai colleghi della compagnia di Vigevano) si erano occupati della vicenda perché era stata avanzata l’ipotesi che il decesso di Gerace fosse stato causato anche dall’uso di sostanze anabolizzanti. Bisogna precisare che sulla causa della morte di Antonio Gerace non ci sono ancora certezze, come spiega il comunicato della procura della repubblica di Pavia.
«Sono in corso accertamenti – scrive il procuratore capo Fabio Napoleone – per verificare le cause del decesso del 51enne e l’eventuale correlazione della morte con l’assunzione di sostanze vietate».
La Procura di Pavia aveva subito disposto l’autopsia sulla salma del vigevanese. Anche in assenza di certezze, i carabinieri avevano voluto vederci chiaro e avevano interrogato alcuni amici di Antonio Gerace e altri frequentatori di palestre di Vigevano e Lomellina. È stato scoperto un collegamento tra le province di Pavia e Massa Carrara: gli investigatori hanno chiarito come gli anabolizzanti arrivavano dalla Toscana sino ad Abbiategrasso e Vigevano.
In pochi giorni sono stati scoperti i nomi dei presunti spacciatori e, ieri mattina, sono state eseguite le perquisizioni domiciliari sia a Vigevano che in Toscana. I carabinieri hanno trovato così le compresse proibite usate per migliorare le prestazioni sportive e le fiale di sostanze che sarebbero scadute tra qualche settimana.
Ma l’inchiesta è ancora in corso. I carabinieri cercheranno di scoprire i nomi dei clienti dei denunciati anche per dare una dimensione precisa al giro di anabolizzanti nelle palestre lomelline e nei comuni tra Milano e la provincia di Pavia.
Antonio Gerace era morto il 20 maggio scorso all’Humanitas di Rozzano. Nel pomeriggio si era presentato nella palestra del centro sportivo Santa Maria di Vigevano e sembra non si sentisse già bene.
Il 51enne aveva quindi preferito restare a bordo ring delle saletta riservata agli sport da combattimento. Era seduto quando all’improvviso si era girato su un fianco e aveva perso conoscenza. I compagni di allenamento avevano provato a soccorrerle, ma le sue condizioni erano già disperate. Il personale del 118 lo aveva poi rianimato, intubato e trasportato all’Humanitas in un disperato tentativo di salvezza che purtroppo non era riuscito. Antonio Gerace era morto poco dopo.